Arrivano rassicurazioni alle tante domande arrivate dai viaggiatori dopo la tragedia di Genova in merito alla sicurezza dei viadotti. Non fanno eccezione la A24 e la A25, arterie cruciali per l’intero quadrante ad est di Roma
“Viaggiare su A24 e A25 è sicuro, dedichiamo tempo e risorse alla manutenzione delle infrastrutture e i piloni sono monitorati costantemente dai nostri tecnici. Ne garantiamo, quindi, sia la tenuta sismica che l’assoluta sicurezza”, così la nota di Strada dei Parchi.
L’azienda fa chiarezza sul fenomeno dello scorticamento dei piloni, un allarme arrivato dopo alcune foto apparse in rete per un caso “frutto dell’uso massiccio di sale che nei mesi più freddi viene usato per impedire il formarsi del ghiaccio sulla superficie stradale. Con lo scioglimento, l’acqua mista al sale bagna le pile e provoca questi distacchi. Il fenomeno è solo superficiale e non altera la stabilità delle strutture”.
Manutenzioni in corso, che Strada dei Parchi come concessionaria concorda con il Ministero delle Infrastrutture. C’è una lista di priorità. “Nella zona della Marsica sono stati già sistemati durante il 2015 i viadotti di Cerchio e Collarmele. Da un anno lavoriamo alla messa in sicurezza urgente dei viadotti di A24 e A25, con l’apertura di 60 cantieri. Si tratta di un lavoro enorme che ha interessato 197 viadotti delle autostrade, sotto i quali si è lavorato giorno e notte per rendere più sicuri viadotti e ponti”.
Particolare attenzione agli interventi antisismici, che hanno reso più stabili 2052 tra pile e spalle dei viadotti: sono stati utilizzati 12,5 milioni di chili di acciaio per blindare “con speciali culle tutti gli appoggi dei viadotti. E’ stato un anno di cantieri, di persone che hanno lavorato anche di notte. Ora ci dedichiamo alla messa in sicurezza definitiva di A24 e A25, autostrade che attraversano un’area sismica tra le più attive del paese”, così chiude la nota dell’azienda.
Rassicurazioni che arrivano anche al TGR di Rai Tre per bocca del vicepresidente Mauro Fabris. “Chiariamo una cosa: se le autostrade A24 e A25 fossero pericolose, non sarebbero aperte – ha spiegato Fabris – c’è un costante monitoraggio, anche straordinario, vista la sismicità dell’area, in particolare su tutti i viadotti. Le attività di controllo e monitoraggio sono condotte secondo gli standard e le norme previste dalle leggi, in maniera continuativa”.
Condividi