I fatti avvenuti nel reparto SPDC dell’ospedale di Tivoli hanno provocato un ulteriore scossone nell’opinione pubblica. Forte la presa di posizione della CISL FP.
Prima la solidarietà e la vicinanza ai colleghi feriti e il ringraziamento alle forze dell’ordine, poi l’analisi sull’attuale stato di salute vissuto dal nosocomio.
“Con grande dispiacere non possiamo che costatare come l’ospedale Tiburtino e non solo, sia diventato una trincea, dove passare giornate lavorative indenni ultimamente inizi ad essere un miracolo. Non si può più tollerare che molti nostri colleghi la cui missione è salvare vite, si rechino a lavoro con la seria possibilità di poter essere aggrediti. Chiediamo prima di tutto, a nome degli infermieri, dei medici e di tutti gli operatori sanitari un concreto impegno da parte delle istituzioni interessate, politiche e non, nel fermare questa pericolosa escalation, accelerando l’approvazione della proposta di legge che prevede l’inasprimento delle pene nei confronti di chi aggredisce un sanitario all’interno di un ospedale o di una guardia medica. La CISL FP Roma Capitale Rieti si farà porta voce presso la Direzione Generale della ASL RM5 chiedendo un immediato potenziamento delle attività di vigilanza”, queste le parole di Dimitri Cecchinelli, responsabile territoriale del sindacato
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