Guidonia – Tivoli / Cave, la nota dei sindacati dopo il tavolo regionale: “Progressi, ma presto per parlare di soluzione”

In In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Parlare di soluzione è presto, “ma che al tavolo regionale del 20 luglio si siano fatti progressi importanti è una realtà concreta”.

Affidano le loro sensazioni a una nota congiunta la Feneal-Uil, la Filca-Cisl e la Fillea-Cgil, relativamente alla questione delle cave, che ormai da mesi ha gettato nell’incertezza un intero settore, e ha posto nuvole oscure sul futuro degli operai.

“Esprimiamo, come OO.SS., una moderata soddisfazione per quanto è stato avviato dalla Regione e dai Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli per sbloccare una situazione autorizzativa delle attività che sta tenendo con il fiato sospeso gli oltre 2000 addetti tra diretti ed indotto.  Come abbiamo più volte avuto modo di dire non esiste una soluzione facile ad un problema difficile e pertanto non ci aspettavamo realisticamente dalla riunione di ieri la definitiva composizione del problema, ma la posizione espressa al tavolo dai soggetti maggiormente coinvolti, Comune Guidonia Montecelio e imprenditori, ha visto convergere posizioni fino a l’altro ieri divergenti”, queste le parole dei tre segretari Vernile, Mancini e Coltella.

Tutto è avvenuto con la “regia” della Regione, che ha “svolto a pieno il suo ruolo e le parti in campo da parte loro si sono presentate al tavolo con le idee chiare e con la volontà, pur nelle diverse visioni, di progettare un nuovo sistema di sfruttamento di una risorsa che già nel nome denota la sua stretta correlazione con il territorio, ma che necessita di riposizionarsi viste le mutate condizioni ambientali in cui si trova”.

La soluzione ancora non c’è: quella che è nata il 20 febbraio è la fase embrionale di un progetto che andrà a concretizzarsi in un accordo di programma tra Regione e i Comuni coinvolto, un documento che vedrà la luce “entro la fine di settembre e che impegnerà le amministrazioni e gli imprenditori ad una più responsabile azione di sfruttamento della risorsa, valorizzando le lavorazioni in loco e con l’obbiettivo dichiarato di salvaguardare e incrementare occupazione sul territorio”.

Non è certamente terminato il compito dei sindacati. “Il nostro impegno a quel tavolo è stato attivo e costante e non si esaurisce oggi, abbiamo avanzato richiesta di partecipare ed essere consultati, anche se non facciamo parte dei soggetti che sottoscrivono l’accordo di programma, ai gruppi di lavoro che lo costruiranno perché vogliamo continuare a favorire il dialogo necessario per progetti condivisi, ricordando a tutti e sempre che non si può e non si deve giocare con la vita dei lavoratori”.  


 

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