Armi da fuoco, sostanze tossiche e trappole per la cattura di frodo di fauna selvatica. Si è chiusa un’operazione antibracconaggio svolta da personale di Polizia Giudiziaria del Servizio Guardiaparco dei Simbruini, nata da alcuni casi di bracconaggio e di avvelenamenti di fauna selvatica e domestica all’interno dell’area protetta.
Tutto si è svolto lo scorso 15 giugno: l’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli e eseguita da Guardiaparco e da personale di P.G. degli stessi uffici di Via Antonio del Re.
Numerose le perquisizioni avvenute in manufatti rurali ricadenti nel territorio montano del comune di Vallepietra. Durante le attività sono state rinvenute e sequestrate diverse armi da fuoco e da tiro detenute illegalmente, tra cui un fucile da guerra, alcune centinaia di munizioni di vario calibro, numerose tagliole e trappole illegali di vario tipo per la cattura di frodo di fauna selvatica, nonché resti biologici di esemplari di specie animali particolarmente protette.
Due persone sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, mentre una terza persona è stata deferita per detenzione illegale di fauna selvatica viva, che è stata anch’essa sottoposta a sequestro penale.
Le indagini continuano e l’attività di contrasto al bracconaggio sarà intensificata ulteriormente dal Servizio Guardiaparco dell’Ente Parco con il supporto della Procura della Repubblica di Tivoli, il tutto per la tutela del patrimonio ambientale pubblico costituito dalle risorse naturali e dalla fauna selvatica.
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