Soluzione tampone, nell’attesa di quella finale. Era stato segnalato da settimane ed è stato portato a termine il ripristino della copertura provvisoria della discarica dell’Inviolata, arrivato dopo le numerose segnalazioni dei cittadini che hanno portato alla richiesta ufficiale del Comune di Guidonia. Un passo in avanti, per una situazione bloccata da tempo.
“Stiamo sollecitando anche il riavvio della procedura di copertura definitiva della discarica, che risulta nuovamente ferma in Regione”, così l’assessore all’Ambiente del Comune di Guidonia Tiziana Guida.
Un ripristino che tuttavia sembra non essere stato eseguito in maniera perfetta. A margine della comunicazione dell’amministrazione comunale è subito arrivata una segnalazione da parte di una cittadina, che ha evidenziato come dal lato dell’autostrada i teli siano ancora dismessi: dal Comune è arrivata l’apertura a ulteriori verifiche con gli enti competenti.
Emergenza che tuttavia è ancora ben lontana dal finire. Urge porre il capping sulla discarica il prima possibile: risulta evidente come la copertura provvisoria non può essere sicura, soggetta alle folate di vento e “preda” delle infiltrazioni di acqua nell’immondizia sottostante, “scintilla” per un eventuale e ulteriore aggravamento dell’inquinamento delle falde acquifere sottostanti, senza pensare al pessimo impatto visivo.
Serve l’approvazione della competente conferenza dei servizi regionale, che deve dire sì al progetto di una copertura stabile composta da telo plastico, strato di terra e piantumazione compatibile.
“L’amministrazione sta spingendo – spiega il capogruppo del M5S in consiglio comunale Giuliano Santoboni – affinché il progetto sia approvato prima possibile per evitare ulteriori inquinamenti”.
Parallelamente, ma in maniera indipendente, si muove la Conferenza dei Servizi sulla messa in sicurezza del sito. Questioni pluriennali, e ormai ben note.
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