E’ tornato a riunirsi il coordinamento cittadino di Forza Italia, convocato dal commissario azzurro a Guidonia Alessandro Battilocchio. Non solo dibattito politico: l’assemblea si è anche soffermata sulla questione del settore estrattivo. Il braccio di ferro tra l’Amministrazione comunale dei 5 Stelle e il mondo produttivo delle cave, fatto da imprenditori, lavoratori del settore e sindacati, a giudizio di Forza Italia, deve essere riportato sul giusto binario di una condivisione possibile per un effettivo risanamento ambientale e una contestuale difesa dell’occupazione in un momento storico economicamente e socialmente complesso”. Questo il documento prodotto dall’assemblea forzista, con gli obiettivi che sembrano collimare con quelli del tavolo di confronto inaugurato dalle parti sociali. “Se così fosse, si è nella direzione giusta: in questo quadro Forza Italia intende dare un positivo e fattivo elemento di collaborazione”.
Si parla del ritombamento delle cave dismesse, anche con inerti diversi dai prodotti di escavazione del travertino (cfr. ad esempio i materiali ex D.M. 5.2.1998 e s.m.i.), e senza trasformarle in discariche, un fatto “già possibile a legislazione vigente, secondo le normative nazionali e regionali, in piena aderenza alle direttive europee. Infatti, l’operazione di riempimento di una cava mediante rifiuti diversi dai rifiuti di estrazione può essere considerata come un’operazione di recupero quando questi rifiuti possono svolgere una funzione utile, sostituendosi all’uso di altri materiali che avrebbero dovuto essere utilizzati per svolgere tale funzione, sempreché i materiali utilizzati siano appropriati a questo scopo, ovvero il recupero si svolga nel pieno e rigoroso rispetto dell’ambiente e della salute umana”.
FI sottolina la possibilità di un ampio disegno di riqualificazione generale del distretto estrattivo con interventi di natura urbanistica, investimenti anche regionali ed europei per progetti ricreativi, di sviluppo di un marchio del travertino romano, di formazione nel settore e l’impegno fattivo e con condizionante cronoprogramma degli interventi di risanamento ambientale che modifichino fattivamente la situazione esistente, da “progettare e attuare di concerto con tutti gli attori di questa vicenda. Ognuno con le proprie responsabilità, senza intenti punitivi o dilatori per i provvedimenti da attuare, dovrà e potrà fare la sua parte”.
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