Dal 22 marzo al 26 agosto 2018 al Chiostro del Bramante, gioiello romano, uno dei luoghi più suggestivi e belli della Capitale. Roma si fa bella perchè in mostra arriva il londinese Turner, il paesaggista più noto dell’Ottocento, il “pittore che catturava la luce” e le cui pennellate contribuirono alla nascita e alla notorietà dell’Impressionismo.
Estetica del “sublime”. La mostra è dedicata al celebre maestro dell’acquerello che con la sua pittura e i suoi colori influenzò intere generazioni di magnifici artisti quali Claude Monet, Caspar David Friedrich, Vincent Van Gogh, Edgar Degas, Paul Klee, Franz Marc, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Mark Rothko, James Turrell e Olafur Eliasson. Una curiosità, è la prima volta che nella Capitale arrivano le tele conservate presso la Tate Britain di Londra, prestigiosa location e punto di riferimento per l’arte. Novanta saranno le tele esposte a Roma, tra cui schizzi, studi, acquerelli, olii mai visti prima e disegni.
Perfezionista fino all’assurdo, estrema sensibilità al colore:
Non solo paesaggi fatati e colorati ma anche paesaggi e pennellate di angoscia, ansia, vita stessa; momenti angoscianti, paesaggi funesti. Luci, sfumature e colori pastello che delineano ombre e ancora vita, sfumature di vita. Un pittore “romantico”, il britannico Turner, capace di far sognare ma anche di inquietare: i suoi “colori pastellati e leggeri”, le pennellate precise, il gusto di colori tenui insieme ai tratti cupi dai cattivi presagi, dalle tragedie annunciate “La nave prima della tempesta”. Ecco, Joseph William Turner è tutto questo ma anche di più: ha lasciato una impronta importante, condita da una forte personalità e una traccia indelebile nella storia dell’arte mondiale, non solo inglese.
Appuntamento dunque al Chiostro del Bramante, Via Arco della Pace 5, Roma. Per informazioni, visitare il sito www.chiostrodelbramante.it
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