In una nota pubblica di qualche ora fa, la Sindaca di Roma e di Città Metropolitana Virginia Raggi è intervenuta in materia di rifiuti, “Facciamo chiarezza sui rifiuti – ha riferito nella nota – dal 2013, anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che aveva al governo Letta-Renzi, in Regione Zingaretti e al Comune Marino, “dimenticandosi” di pianificare una alternativa – il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato: di conseguenza, la Regione Lazio dichiara di non riuscire ad accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese”
“Al momento – continua la nota – Roma raccoglie i propri rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, pare siano insufficienti. Si tratta in tal caso di un sistema fragile che stiamo rendendo forte e stabile con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo; con l’estensione della raccolta differenziata romana spinta a oltre 1 milione di abitanti nel 2018.Da anni sappiamo che il ciclo dei rifiuti registra una sovrapproduzione: a Natale, Pasqua e a luglio durante la manutenzione degli impianti. Per questo lo scorso 22 ottobre Ama, in vista del picco di produzione dei rifiuti a Natale, l’azienda partecipata di Roma che raccoglie i rifiuti ha chiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione a conferire al di fuori della regione.
E ancora sulla Regione: “Zingaretti ha sbloccato la richiesta soltanto dopo un mese: gli uffici regionali hanno giustificato il ritardo con un “mancato funzionamento del sistema informatico”. Quindi un asserito guasto dei pc della Regione avrebbe messo in crisi il sistema Regionale creando difficoltà a milioni di romani. A quel punto senza sollevare alcuna polemica (ma inviando con una nota di sollecito alla Regione) abbiamo iniziato a lavorare in silenzio all’individuazione di soluzioni alternative pensando al bene dei romani. Ieri, Ama ha sottoscritto un accordo con un’azienda laziale che consente sia di contribuire a rinforzare il sistema di smaltimento di Ama, sia di superare le criticità legate alla sovrapproduzione di rifiuti del periodo natalizio (più consumi determinano più rifiuti)”.
“Gli accordi di Ama con altre aziende – continua la Sindaca Raggi – servono proprio a superare il deficit infrastrutturale della Regione Lazio. Noi diciamo no a chi voglia speculare – politicamente ed economicamente – sulle spalle dei cittadini, magari proponendo tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma. Ho risposto al governatore della Regione Abruzzo, che ha offerto la propria disponibilità ad accogliere i rifiuti della Regione Lazio e l’ho tranquillizzato sulla validità del Piano per la gestione dei materiali post consumo che abbiamo approvato lo scorso marzo e che contribuirà alla drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati”
Tante le domande, naturalmente, come tante le preoccupazioni anche in queste ultime ore non soltanto espresse sui social, relative al territorio che ci riguarda da vicino, nordest romano: dove verranno costruiti gli impianti di compostaggio e di riciclo? Che tempi si prevedono per il rilascio delle autorizzazioni? Sono sufficienti per l’intera tipologia dei rifiuti?
E ancora, quali sono i siti individuati all’interno dei Comuni, per esempio, di Città Metropolitana? E’ di questi giorni e ore la polemica e la preoccupazione per il TMB di Guidonia: fino al dicembre 2024, pronto l’avvio del TMB, la preparazione del manufatto. E’ stata pubblicata – come sappiamo tutti ormai – la delibera del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre scorso che autorizza l’attività del TMB all’Inviolata.
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