Guidonia / Rogiti gratuiti per l’affrancazione dei terreni dagli “usi civici”: la nota congiunta dell’opposizione

In Politica, Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Una nota congiunta dei capigruppo dell’opposizione per raccontare “una occasione persa quella del consiglio comunale del 29 novembre, per fare del comune una amministrazione vicina ai cittadini con servizi notarili offerti a titolo gratuito”. Il PD, Fratelli d’Italia, il Polo Civico e Noi Con Salvini tornano ad attaccare la maggioranza a 5 Stelle, che ha bocciato “l’emendamento congiunto dei gruppi di opposizione alla proposta di delibera che detta le condizioni per liberare numerosi terreni, concentrati soprattutto nelle zone di Montecelio e Colle Fiorito, da diritti di uso civico”.

Un provvedimento che era atteso da tempo, termine di un lungo iter burocratico tra le stanze di tribunale e quelle della Regione Lazio, che si conclude ora con la definizione dei criteri di calcolo del capitale da versare al comune per vedere questi terreni definitivamente affrancati da vincoli.

“Il sindaco Barbet avrebbe potuto garantire ai tanti guidoniani, che già dovranno versare nelle casse dell’ente il capitale d’affrancazione, la possibilità di usufruire dei rogiti gratuiti. La legge consente infatti che il Segretario comunale – è il commento unanime dei consiglieri di opposizione – svolga le funzioni notarili negli atti in cui l’amministrazione è uno dei contraenti, a titolo gratuito per i cittadini e senza oneri aggiuntivi per il comune. Sarebbe stato un segnale positivo che purtroppo la maggioranza non ha voluto cogliere. Un aiuto in tempi economicamente già difficili per le famiglie, ancor più giusto ed opportuno in questo caso, in cui avremmo potuto sollevare da un ulteriore onere quanti, già proprietari dei terreni, sono chiamati ora a pagare per l’affrancazione. L’amministrazione resta una pesante macchina burocratica, lontana dai bisogni comuni. Le promesse di cambiamento restano vuote promesse elettorali”.

Emendamento però bocciato, con la maggioranza che vota compatta per il no. Caustico il commento finale dell’opposizione: “Ai cittadini non resterà che pagare le parcelle notarili”.

 

 

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