Un “rocambolesco e concitato intervento”: il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma e la Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno sventato una rapina in una banca di Villa Adriana, smantellando una pericolosa banda di rapinatori composta da 5 persone.
Tutto accade nella giornata del 7 novembre. L’operazione è nata come specifica attività antirapina, iniziata con un articolato servizio di pedinamento iniziato sin dalle prime ore della mattina di ieri, Carabinieri e Polizia hanno arrestato in flagranza O. F., di 50 anni, M. M. e O.C. entrambi di 46 anni, tutti romani con precedenti per reati contro il patrimonio, P. G., 41enne incensurato romano, e C.S. di 46 anni con precedenti in materia di stupefacenti, mentre erano intenti, con il volto travisato da parrucche, occhiali e cappelli, armati di pistole e coltelli, a consumare una rapina all’interno di un istituto di credito a Villa Adriana.
Le forze dell’ordine hanno braccato uno dei rapinatori che stava per entrare in banca, intento a raggiungere uno dei complici già posizionato all’interno della filiale, davanti alla cassa: entrambi travisati, con indosso delle fascette stringi-cavo e dei coltelli, pronti da utilizzare per minacciare ed immobilizzare clienti e dipendenti dell’istituto di credito.
Due complici facevano da paolo a bordo di una macchina rubata: entrambi avevano assistito alla scena, e nella fuga investivano un carabiniere che aveva provato a fermarne la corsa.
Corsa interrotta poco dopo: due equipaggi della Polizia erano posizionati a poca distanza, e riuscivano a sbarrare la strada alla macchina dei criminali in fuga. Uno dei passeggeri della macchina stava armando una pistola pronta a far fuoco, ma i Carabinieri e la Polizia intervenuti sparavano alcuni colpi a scopo intimidatorio, fermando così M. M. e O.C..
Venivano così sequestrate indosso ai due malviventi due pistole con matricola abrasa munite dei rispettivi caricatori e pronte all’uso.
Non era finita: poco dopo due pattuglie del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Roma e della Squadra Mobile riuscivano a bloccare sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita di Tor di Quinto un ulteriore complice che si era dato alla fuga a bordo dell’autovettura a lui in uso, il quale aveva le mansioni di garantire la copertura via radio attraverso l’ascolto delle frequenze delle Forze dell’Ordine, al fine di allertare i complici circa eventuali segnalazioni di rapina in atto.
All’esito delle perquisizioni effettuate sul posto e presso le abitazioni degli arrestati sono state sequestrate altre armi ed ulteriore materiale per il travisamento, nonché numerosi telefoni cellulari e schede “dedicate” utilizzate probabilmente per altre rapine consumate nell’anno in corso a Roma, della quali sono fortemente sospettati.
La banda smantellata era composta da soggetti tutti romani, dall’età compresa tra i 40 ed i 50 anni, con vari precedenti sia contro il patrimonio che in materia di stupefacenti, alcuni tra i quali gravitanti negli ambienti degli ultrà del tifo laziale ed un poliziotto attualmente sospeso dal servizio.
Tutti gli arrestati, ai quali sono contestati a vario titolo i reati di tentato omicidio, tentata rapina pluriaggravata in concorso, porto e detenzione di armi clandestine, lesioni e ricettazione, al termine degli atti di rito sono stati associati sia presso le Case Circondariali di Regina Coeli e di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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