La settimana che si è appena conclusa è stata all’insegna della tensione. Incontri, interventi della politica, bimbi che i genitori hanno deciso di non far entrare, sopralluoghi del Comune. Non accenna a placarsi il fronte della polemica intorno all’asilo nido comunale in località Finestroni, che ha aperto le attività il 4 settembre. Un inizio avvenuto in tutta fretta, con la burocrazia ad imperare: servizio aggiudicato il 7 agosto – bando pubblicato dall’amministrazione commissariale, volutamente per un anno scolastico per non andare a “impattare” in maniera eccessiva sulla nuova amministrazione – e definitivo il 29 dello stesso mese, la cooperativa ha svolto nei giorni immediatamente precedenti all’apertura i colloqui per il personale. Una polemica che come dicevamo non si ferma. I primi atti sono già arrivati al protocollo del Comune.
“Un urgente incontro chiarificatore”. Questo è l’obiettivo di una mamma e di un papà che hanno chiesto un incontro al dirigente Marco Alia. Una lunga lista di problematiche presentate dai due genitori di un bimbo diversamente abile. Il primo punto è la mancanza di un educatrice di riferimento per il piccolo iscritto nella sezione divezzi, con la tardiva richiesta da parte del personale della cooperativa “di un certificato di diagnosi funzionale, necessario per avere appunto – spiega la mamma – un educatrice di riferimento: ce lo ha richiesto la coordinatrice ma in data 8 settembre”. Tra le segnalazioni figura anche il “pessimo inserimento del piccolo”, dovuto al reperimento del personale di cui abbiamo dato conto già in fase di introduzione. Il mobilio che deve essere ancora completato, una serie di mancanze segnalate dalla signora relative al rispetto del regolamento relativo approvato dal commissario straordinario lo scorso maggio.
Le altre problematiche. Le altre segnalazioni della signora raccontano episodi riscontrati nelle prime tre settimane di apertura. “Già il giorno dell’apertura mancava la cassetta del pronto soccorso”, prosegue la lettera della signora. L’attenzione è anche rispetto alla sicurezza. La facilità di apertura del cancello principale e la mancanza di cancello divisorio tra il giardino dell’asilo e il Parco dei Frutti – su questo giornale avevamo già segnalato questa problematica nel corso dei mesi appena trascorsi – sono le segnalazioni fatte dalla signora. Un quadro completato dalla merenda spesso portata dai genitori e dal numero “esiguo delle educatrici presenti per una così elevata quantità di bambini”. Problemi di gestione dovuti probabilmente dalle prime settimane di apertura – “Ma è possibile che ancora non conosciamo il programma dell’anno?”, si chiede la signora – che tuttavia i genitori chiedono al Comune di affrontare con urgenza. E non solo attraverso l’incontro richiesto. “Manca il controllo dell’amministrazione sulla gestione della struttura: chiediamo dunque di avere in visione e copia le proposte delle tre cooperative partecipanti al bando con il capitolato e il contratto firmato dalla coop Raggio di Sole”. Il tutto senza escludere le vie legali. Decisamente una questione da risolvere in fretta dunque, una delle tante che hanno affollato le scrivanie dell’amministrazione comunale in questi primissimi mesi di governo.
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