Dopo il Gran Premio della Giuria al Tuscany Web Fest, madrina della serata Adriana Volpe e diverse selezioni nei maggiori festival nazionali e internazionali, arriva a Mentana il 1 settembre, ore 21.00, la proiezione ufficiale del cortometraggio “Monsieur Satie et Sa Famille”, con la regia di Luca Rodolico e le musiche di Stefano Ottomano, proprio nel luogo dove è stato girato. Il corto verrà proiettato presso il Giardino Martiri delle Foibe, come tutti gli spettacoli della rassegna estiva.
Mentana in bianco e nero ricorda una splendida, piccola Parigi. Scorci magici e l’uso elegante e classico del bianco e nero valorizzano anche la bella cittadina del nostro nordest romano. Il regista Luca Rodolico e gli attori Massimo Mento (insegnante di cinema e teatro presso l’UPE, Università Popolare Eretina di Monterotondo, con rubrica fissa nella trasmissione Radio Voi, nordest romano), Daniele Corsetti, Nicola Adobati e Domenico Piscopo sono i trionfatori del bel cortometraggio girato a Mentana: oltre al prestigioso premio della giuria hanno visto un altro riconoscimento con la serie web “Unico Grande Amore” e una menzione speciale come Miglior Attore per Domenico Piscopo, serie già vincitrice ai Rome Web Awards del premio Miglior Sceneggiatura (Massimo Mento), Miglior Attrice (Francesca Verzini) e Miglior Trailer. Un particolare da non dimenticare: sia Massimo che Domenico e Nicola si sono diplomati alla Cometa di Roma.
L’organizzazione dell’evento in programma il 1 Settembre è a cura del Comune di Mentana – nel contesto dell’estate mentanese nota ai più come Mentana Estate 2017 – in particolare dell’Assessorato alla Cultura di Barbara Bravi.
Abbiamo incontrato il regista e uno degli attori.
Luca Rodolico, regista del corto premiato e una grande soddisfazione, il premio della giuria al Tuscany Web Fest: una scelta particolare, il muto.
Sono molto felice di aver partecipato al Tuscany Web Fest” e di aver vinto un premio molto ambito che rende onore e entusiasmo a tutti coloro che hanno partecipato a questo importante progetto. Quello del muto è un linguaggio difficile da riproporre oggi, specie fra i più giovani: personalmente lo considero un piccolo omaggio al “cinema che fu”: a quelle atmosfere nostalgiche che solo questa meravigliosa “macchina dei sogni” riesce a donarci. La musica che scelgo, solitamente, ha un ruolo predominante; amo mischiare le immagini col suono di ogni nota, creare l’atmosfera migliore, affinché possa regalare un’emozione al pubblico, seppur evanescente ma estremamente sincera.
Massimo Mento, attore, insegnante di cinema e teatro all’UPE di Monterotondo: come è nata l’idea, in quanto tempo avete organizzato e girato?
Abbiamo girato in quattro giorni, con il patrocinio del Comune di Mentana che si è reso immediatamente disponibile, nella persona in particolare dell’assessore Barbara Bravi. Siamo un gruppo ben collaudato ormai, lavoriamo insieme da diversi anni e questa è una grande fortuna, perché ci conosciamo e ci fidiamo uno dell’altro. Questo ci permette di lavorare tranquillamente e sempre con estrema libertà.
Come è nata l’idea di girare a Mentana?
Siamo rimasti da subito affascinati da questo centro storico. Era il set perfetto, bastava spostare la camera ed era già pronta la scenografia, senza modificare nulla. Ogni volta che mostriamo il nostro corto a colleghi o amici infatti arrivano subito i complimenti per la scelta della location.
Trama
Monsieur Satie è un modesto ballerino di tip-tap che vive di elemosina insieme a sua figlia Sophie, cieca dalla nascita e in costante conflitto col padre. Nonostante le mille attenzioni e premure verso la figlia, Sophie, stanca di tanta miseria, decide di fuggire segretamente dalla sua umile dimora.
Con l’aiuto di uno strampalato mago, Satie parte alla ricerca della giovane per trarla in salvo dalle grinfie di un oscuro personaggio.
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