“L’amministrazione comunale si costituirà parte civile: chi ha sbagliato paghi con il carcere e risarcisca il maltolto”. È questo il commento del sindaco di Guidonia Michel Barbet alla notizia della notifica del decreto di giudizio immediato firmato dal Gip del Tribunale di Tivoli per le 15 persone coinvolte nell’Operazione Ragnatela e accusate a vario accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione e peculato (sono tuttora in carcere l’ex vicesindaco Andrea Di Palma, i dirigenti comunali Angelo De Paolis, Gilberto Pucci e Gerardo Argentino, l’ex consigliere comunale Alberto Morelli e l’ex segretario generale Rosa Mariani. I due dipendenti comunali Michele Maccaroni e Maurizio Rocchi sono ora ai domiciliari), per un totale di 8 tra ex amministratori e dirigenti del Comune di Guidonia Montecelio e 7 tra imprenditori, tecnici e professionisti. “Come anche evidenziato ieri nella prima seduta del Consiglio Comunale – ha aggiunto il primo cittadino – si tratta di vicende che hanno danneggiato il nostro Comune da un punto di vista economico e soprattutto etico. Un Comune trasformato in simbolo della corruzione, del favoritismo all’amico e all’amico dell’amico. Per questo motivo ho già dato mandato agli uffici di predisporre gli atti finalizzati alla costituzione dell’Ente in giudizio come parte lesa alla prima udienza del processo. Inizia da qui un nuovo percorso basato sulla legalità, la condivisione e il rispetto dei cittadini e della cosa pubblica”.
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