Guidonia / Il racconto del consiglio comunale del 10 luglio

In Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Convalida degli eletti, giuramento del sindaco e comunicazioni, elezioni del presidente del consiglio comunale e dei vicepresidenti, nomina della commissione elettorale. Su queste direttrici si è mossa la prima assemblea cittadino dell’amministrazione comunale del Movimento 5 Stelle, il vero debutto del sindaco Michel Barbet.

Le surroghe. L’assemblea si è ufficialmente composta dopo due provvedimenti, alla presenza sulla poltrona della presidenza del consiglio di Giuliano Santoboni, che ha coperto il ruolo fino all’elezione. Ufficializzate le dimissioni di Aldo Cerroni e il conseguente ingresso in aula di Mauro De Santis (anche lui Guidonia Domani-Polo Civico) – fatto noto – un ulteriore cambiamento è avvenuto con la sostituzione di Romina Polverini (eletta in consiglio con il M5S e nominata successivamente assessore) con Claudio Cos.

Il discorso di Barbet. “Un grande e crescente senso di responsabilità che questa carica inevitabilmente comporta”. Si apre così l’intervento, il primo da sindaco, di Michel Barbet, che poi disegna la città che ha trovato e le relative difficoltà, quelle dei genitori “pieni di interrogativi in vista del prossimo anno scolastico: le mense, lo scuolabus, la mancanza delle aule, i servizi di pre post scuola. Penso ai ragazzi e alla carenza di spazi a loro dedicati, le palestre comunali chiuse, gli impianti sportivi poco accessibili, i parchi lasciati in abbandono. Penso ai più deboli, agli anziani”.

Il discorso poi si amplia. “Penso a tutti i cittadini, alle delegazioni chiuse, ai rifiuti abbandonati. E penso a quello che tutto questo e molto altro ha causato, l’aumento della distanza tra i cittadini e le istituzioni, lo sconforto, la mancanza di uno sguardo verso il futuro e della necessaria speranza di voler vivere in un posto migliore”.

Ridare fiducia alla gente. Questo è il primo dovere che il sindaco si attribuisce. Si rivolge poi ai consiglieri comunali, “a tutti. La responsabilità che abbiamo ricevuto non deriva dai voti che abbiamo ricevuto dai cittadini, ma da tutti quelli che hanno deciso di non votare per nessuno. Abbiamo il dovere di riconquistare la loro fiducia, per questo chiedo di abbandonare le inutili e disastrose contrapposizioni che finora hanno distrutto la città, e pensare a un bene superiore, quello dei cittadini”. Idee della maggioranza che non escludono quelle dell’opposizione – “chi ha buona volontà sarà ascoltato” – e una amministrazione che ha da subito cominciato a lavorare.

Il piano di riequilibrio ancora è ancora in fase istruttoria: questa la rivelazione del sindaco dopo l’incontro avvenuto agli Interni questa settimana, e resta dunque ancora “indefinita” la possibilità di accesso al fondo di rotazione. “La corretta gestione del territorio è uno dei cardini della nostra amministrazione: sviluppo sostenibile, vigilanza ambientale, rilancio dell’economia locale”. Uno sviluppo da perseguire utilizzando ricchezze e peculiarità del territorio, il nuovo corso per Urbanistica e Lavori Pubblici, sicurezza stradale, viabilità e facilità del movimento completano il quadro presentato dal sindaco eletto il 25 giugno.

La giunta. “Non abbiamo dovuto mettere d’accordo partiti, correnti, gruppi di potere”, così il primo cittadino introduce la giunta nominata la scorsa settimana: Paolo Aprile vicesindaco e Assessore alla Cultura e Turismo, Davide Russo assessore allo Sviluppo e Rilancio Economico, Antonio Castellino all’Urbanistica, Alessandro Alessandrini al Bilancio e Romina Polverini  assessore alle Risorse Umane e Innovazione Amministrativa. Assente per motivi personale l’assessore all’Ambiente Tiziana Guida, questa settimana arriverà l’ultima nomina. Sarà assegnata inoltre la delega alla Protezione Civile, quanto mai necessaria vista la settimana letteralmente infuocata appena trascorsa.

Il presidente del consiglio comunale. Sono state necessarie tre votazioni per arrivare all’elezione di Angelo Mortellaro (Movimento 5 Stelle). Per le prime due servivano 18 voti favorevoli (i 2/3 dell’aula), per l’ultima ne bastavano 13, ne sono arrivati 17. “Obiettivo è quello di voltare pagina, attraverso dialogo costruttivo, legalità e il riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni, per un consiglio comunale che non sia solo luogo di dibattito ma anche luogo di crescita culturale e sociale. Nel ruolo di vicepresidente sono stati eletti Laura Santoni (Movimento 5 Stelle) e Mario Lomuscio (PD).

La commissione elettorale. Alessandro Cocchiarella, Laura Alessandrini e Mauro De Santis. Loro i consiglieri che andranno a comporre la commissione elettorale. Nel ruolo di supplenti figurano Arianna Cacioni, Antonino Briganti e Anna Checchi.

L’opposizione. Resta da sciogliere il nodo per il capogruppo del Pd in consiglio comunale – le indiscrezioni raccontano di Simone Guglielmo – mentre Mario Valeri è il capogruppo di Guidonia Domani-Polo Civico. La coalizione che ha sostenuto il candidato sindaco Aldo Cerroni non avrà dunque un unico gruppo consiliare: Proietti sarà il capogruppo del Biplano. Arianna Cacioni in rappresentanza di Forza Italia/FDI e Giovanna Ammaturo (Noi con Salvini, Direzione Italia e Movimento Nazionale per la Sovranità) completano il quadro della minoranza. Interventi da parte di tutti i membri, promesse di collaborazione e di opposizione dura, propositiva e concreta.

L’ultimo consiglio comunale si è tenuto più di un anno fa. Oggi erano solo in 6 i consiglieri che hanno già avuto esperienze di governo. Una assemblea tutta nuova chiamata a riavvicinare le tante persone che alla politica non credono più. Le affluenze alle ultime amministrative stanno lì a raccontarlo. Oggi è stato l’inizio. C’erano claque, amici e parenti. Pochi cittadini. Quando un cittadino qualunque tornerà ad assistere ad un consiglio comunale senza essere membro di qualcosa,allora forse qualcosa sarà effettivamente cambiato.

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