“Gli occhi pizzicano, la gola brucia e non si riesce a respirare”. È una problematica che va avanti ormai da anni quella dei roghi tossici che colpiscono Tivoli Terme, Borgonuovo, Cesurni e alcune zone di Villalba. “Non ci danno pace”. Sono queste le parole di una mamma della zona, che racconta la convivenza con il fumo che sale dalla tarda serata spesso fino alla mattina. Praticamente tutte le sere.
“Non è possibile che i cittadini di questo territorio siano costretti a sentirsi male per respirare, a subire in silenzio. Non ce la facciamo più a sopportare questa situazione: la sera la scelta è tra chiedere le finestre, e in estate lascio immaginare quanto sia piacevole, oppure far entrare in casa questa puzza di plastica bruciata nauseante e farla respirare anche ai miei due figli piccoli. Mi fa rabbia pensare che siano costretti a respirare questa aria avvelenata”. Roghi che non sono una novità, e cittadini a un passo dall’esasperazione.
“Invito il sindaco di Tivoli e l’assessore all’Ambiente a venire a casa mia quando devo mettere a letto i miei figli, e a farsi una passeggiata serale nelle nostre strade: faccio appello a loro e a chi ha il dovere di tutelarci, chiedo di intervenire al più presto. Siamo in ostaggio e non vogliamo esserlo per tutta l’estate”. I primi caldi sono già arrivati. E le segnalazioni aumentano. Già alcuni anni i cittadini scesero in strada a Villalba proprio relativamente a questo problema. La testimonianza della mamma conferma che il problema decisamente non è risolto.
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