Roma – Erano sporchi e non in regola con la normativa e sono stati chiusi dalla Polizia. Si tratta di tre ''Bed & Breakfast'' nei pressi della stazione Termini. In particolare, spiega una nota della Polizia, gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura, diretta da Edoardo Calabria, hanno effettuato alcuni controlli amministrativi all'interno di alcune strutture ricettive nella zona circostante la stazione, importante punto di transito di numerosi turisti che, specialmente durante la stagione estiva, si trovano in vacanza nella ''citta' eterna''. In tre affittacamere la Polizia di Stato ha riscontrato inequivocabili situazioni di degrado igienico come il numero dei bagni insufficiente rispetto al numero degli alloggiati, muffa sulle pareti, totale mancanza delle piu' elementari norme di sicurezza, fili elettrici scoperti, assenza di estintori e di uscite di sicurezza. In una struttura di via Calatafimi erano stati ricavati 13 posti letto in sole tre camere, contrariamente ai 6 previsti nella licenza. Medesima irregolarita' riscontrata anche in un'altra struttura appartenente alla stessa proprietaria e situata nello stesso edificio, dove erano stati ricavati 16 posti letto in tre camere, anziche' i 4 previsti dalla licenza. Alla proprietaria, originaria della provincia di Vibo Valentia. sono state elevate contestazioni amministrative per un ammontare di circa 25 mila euro. Due cittadini romeni assunti come dipendenti, senza contratto di lavoro, sono stati segnalati segnalati all'Ispettorato del Lavoro. La donna gestiva inoltre un'altra attivita' ricettiva in via Castefidardo completamente clandestina. Le tre strutture ricettive sono state pertanto chiuse. Sanzioni pari a 5 mila euro sono state elevate anche al titolare, cittadino del bangladesh, di un altro affittacamere di via Calatafimi per aver ampliato a 16 il numero dei posti letto, rispetto ai 10 previsti nell'autorizzazione. Infine, e' stato convalidato dall'autorita' giudiziaria il sequestro penale di un locale in corso Vittorio Emanuele II, chiuso sabato 21 agosto per ordine del Questore, per via delle numerose violazioni della normativa riscontrate dagli agenti della Questura nel corso dei controlli nei locali della ''movida''.asca.it
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