Si è aperta oggi a Montecelio la rassegna “L’Attore Scenivagante – festa delle compagnie teatrali autoctone” organizzata dal Piccolo Teatro dei Sassi. Sul palco la Compagnia del Gaio Sapere ha portato in scena – e lo farà ancora venerdì 7 aprile alle 20 e 45 e domenica 9 aprile alle ore 21 – “Camille”, scritto e diretto da Sergio Fedeli. «Ripercorriamo le vicende della vita della scultrice Camille Claudel con un testo tratto da 4 libri e da un film». La storia è quella della dotata artista francese della seconda metà dell’800, nata da famiglia borghese in provincia di Parigi. È il padre a permetterle di andare a studiare nella capitale con i grandi della scultura dell’epoca, su tutti Rodin. La ragazza ha vissuto per l’intera vita un forte conflitto con la mamma, in quanto nata dopo la morte del primogenito maschio. Lo spunto per Fedeli arriva dopo la lettura di un testo teatrale sulla Claudel, «irrealizzabile dal punto di vista scenico. In particolare il mio scritto si ispira alle lettere scritte dalla scultrice dal manicomio dove era stata internata dalla madre e dal fratello». Una scelta controcorrente quella della scultrice, non particolarmente nota al grande pubblico. «Camille è un personaggio affascinante, un vero genio – racconta il regista – che non ha mai conosciuto la piena fama delle sue opere. Ma non è solo questo: quello che abbiamo voluto mettere in scena è la storia di una donna ribelle. Non una femminista, ma una persona che ha combattuto per l’affermazione della donna artista». Cruciale nella vita della donna è stato l’incontro con Rodin: i due si innamorarono ma lo scultore aveva un’altra storia con Rose. Una relazione che ha portato Camille ad una stato di semipazzia, ad ossessioni e a 30 anni di manicomio per volere del fratello e della madre. Un’opera, quella di Fedeli, arricchita dalla scenografia ideata dal figlio Mario, che porta gli spettatori ad immergersi completamente nelle atmosfere parigine dell’epoca, con quadri impressionisti alle pareti e immagini della capitale a fare da sfondo. Una storia fatta di flashback tra passato e presente, tra la Camille ricoverata di oggi e quella splendida del passato. Sul palco Fiorella Rendine, Morena Valentini, Valter Cara, Gianluca Sperandio, Rita Paciotti, Teresa Volpini, Salvatore Tosto e Gianfranco Dalessandro. Scenografia di Mario Fedeli, Daniele Fedeli e Miriam Siani sono i pittori impressionisti presenti e al lavoro sul palco, Emanuela Facchini come costumista e Michele Di Tommaso come tecnico.
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