Il destinatario è Eco Italia ’87, ma per conoscenza la comunicazione è arrivata al vicesindaco Andrea Di Palma, alla Regione, alla Città Metropolitana di Roma Capitale, ad Arpa Lazio, alla Asl Roma 5, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e a quella Paesaggistica, per concludere con il Ministero dei Beni Culturali. Si ritorna a parlare della discarica dell’Inviolata e della sua bonifica: la lettera del settore Ambiente del Comune di Guidonia Montecelio – a firma del dirigente e dell’assessore Morena Boleo – alle varie parti protagoniste a vario titolo della Conferenza dei Servizi sul tema intende sollecitare notizie in merito al piano di bonifica che Eco Italia ’87 sta elaborando, richiedendo inoltre il successivo rispetto del cronoprogramma, il tutto in previsione del termine concordato nell’ultimo incontro che si è tenuto lo scorso 30 novembre, e che sanciva 180 giorni come limite temporale per la presentazione del definitivo piano di bonifica del sito dell’Inviolata da parte della società proprietaria della discarica. Nell’ultima Conferenza dei servizi – presenti la società Eco Italia ’87 proprietaria del sito e i funzionari della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e di Arpa Lazio, oltre che la rappresentanza del comune di Guidonia formata dal sindaco facente funzioni Andrea Di Palma e il capogruppo di Forza Italia Michele Venturiello – sono stati affrontati i temi del posizionamento del polder per l’isolamento degli invasi più vecchi della discarica dal suolo e la proposta di sperimentazione di Eco Italia relativamente all’immissione nelle acque di falda di sostanze chimiche atte ad aggredire ed inertizzare i metalli pesanti e le sostanze organiche presenti, di fatto sostanze reagenti che intervengono per far gradualmente rientrare le acque sotterranee all’interno dei parametri consentiti. L’obiettivo dichiarato del comune di Guidonia era quello di superare l’empasse sul tema della messa in sicurezza e della bonifica, che ormai dura da anni: ed è per questo che il cronoprogramma e la presentazione del piano di bonifica del sito assumono una importanza cruciale per il destino dell’Inviolata, sito all’interno del vincolo paesaggistico della Soprintendenza, 2000 ettari di “notevole interesse pubblico”: la relazione della Soprintendenza definisce la discarica dell’Inviolata “di dubbia legittimità – leggiamo testualmente – che ha comportato la nascita di una vera e propria collina di rifiuti solidi urbani”, inserita nel vincolo per via della “assoluta necessità di controllare e indirizzare le diverse fasi del recupero ambientale e di favorirne il miglior recupero possibile”.
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