“Guidonia, nuovo caso di malaffare alle porte di Roma”. Era questo il titolo dell’ormai famoso servizio di SkyTg24 andato in onda il 14 marzo scorso, che faceva il punto della stagione torrida vissuta dalla città in questi ultimi mesi. Un servizio giornalistico del quale si era parlato molto, e del quale si tornerà a parlare. Querela per diffamazione aggravata: è questa la strada che il Comune di Guidonia ha scelto per difendersi dal quadro a tinte decisamente fosche emerso dal servizio, attraverso una delibera di giunta – la numero 44 del 14 aprile – che autorizza il vicesindaco Di Palma a procedere per vie legali contro il tg dell’emittente satellitare – la giornalista autrice del servizio, il direttore del telegiornale e Sky Italia – con la riserva della costituzione di parte civile nel successivo procedimento. Già pochi giorni dopo la messa in onda del servizio – la data è quella del 17 marzo – veniva richiesto dal sindaco facente funzioni all’Avvocatura del comune la predisposizione degli atti idonei e opportuni ai fini della tutela dell’immagine dell’Ente. Un’immagine, secondo la giunta, che è stata lesa dai contenuti del servizio, un lungo e dettagliato racconto che si apre con le dichiarazioni dell’ex consigliere comunale di Forza Italia, Marco Bertucci, aggredito sotto casa negli scorsi mesi. “Un consigliere di maggioranza aggredito e picchiato, la macchina di un sindacalista presa a sprangate, il sindaco arrestato dalla Procura di Tivoli per corruzione, il suo sostituto, il sindaco facente funzioni – riportiamo testualmente le parole del servizio – che nomina dirigente all’urbanistica il capo di gabinetto del predecessore in un concorso poi bocciato dall’Anac perché irregolare, il responsabile locale dell’anticorruzione che è anche capo della polizia municipale accusato dall’Autorità di Cantone di superficialità e negligenza”, passando poi alla descrizione di Guidonia, terzo comune del Lazio, con il mercato alimentare più grande d’Italia e la più grande discarica del Lazio (chiusa da alcuni mesi), e alla menzione della presenza degli interessi del clan dei Casalesi nei settori dell’Urbanistica e dell’Ambiente, emersi anche successivamente nelle parole di Bertucci, in quello che l’ex consigliere ha confermato essere stato un fuorionda. Il servizio del Tg si è chiuso con la conferma data a Sky dalla Procura della Repubblica di Tivoli di nuovi accertamenti su quanto sta avvenendo nella Città dell’Aria.
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