L’ordinanza è di venerdì 25 marzo, e riporta l’acqua al centro dell’attenzione a Fonte Nuova. E’ a firma del sindaco Fabio Cannella – in quanto garante della salute pubblica – il documento che prescrive il divieto totale di utilizzo dell’acqua dei pozzi privati, e del relativo consenso per l’accesso presso la loro proprietà per prelievi a campione negli stessi pozzi, e di chiusura ed inutilizzo fino a nuova ordinanza. Un provvedimento che fa seguito alla richiesta portata avanti dal primo cittadino nello scorso autunno, quella di segnalare e denunciare spontaneamente i pozzi privati al fine di consentire l’analisi delle acque. Una necessità che poggia le sue fondamenta all’interno della Conferenza dei Servizi, in corso ormai da anni, relativa al piano di caratterizzazione della discarica dell’Inviolata. “All’interno degli incontri – spiega Cannella – è emerso un grave superamento dei valori di metalli pesanti e di composti organici, ratificati dalle analisi di Arpa Lazio, che quindi, in attesa dell’inizio della bonifica della discarica, ha impartito al Gestore le procedure di messa in sicurezza a cui lo stesso si è opposto tramite il Tar”. Conferenza sospesa e poi riaperta, ma al momento non ci sono previsioni rispetto alla chiusura: quello che preoccupa è la direzione dei flussi di falda, criticità ambientali che continuano ad incidere soprattutto sul versante della frazione di Santa Lucia, “destando la preoccupazione che anche i pozzi privati dell’area possano essere interessati – chiude il sindaco – da tale inquinamento. A salvaguardia della salute pubblica, si è reso necessario intervenire con un’ordinanza”. Nello scorso mese di ottobre la lettera di Cannella ai residenti di via Palombarese, sul versante di Santa Lucia di Fonte Nuova, definendo “necessario ed assolutamente improcrastinabile vagliare la qualità delle acque dei fossi e dei pozzi prendendone alcuni a campione”, il tutto all’interno del quadro della direttiva 2000/60/CE, che descrive l’azione comunitaria in materia di acque.
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