Report, ma non solo. Naviga in cattive acque l’amministrazione comunale di Fonte Nuova, guidata da Fabio Cannella. Dopo la settimana terribile iniziata con il servizio dei giornalisti di Milena Gabanelli, ecco la sfiducia arrivata dal PD, quello che l’ha portato ad essere eletto, nonchè quello che ha la maggioranza in consiglio comunale. Il partito che ha chiesto al sindaco di dimettersi. “A seguito della vicenda delle casette dell’acqua e dell’imbarazzante inchiesta giornalistica che ne è seguita – spiega il partito in una nota – abbiamo maturato il giudizio che l’amministrazione comunale sia giunta politicamente alla fine e non abbia più la fiducia del PD”. A nulla sono servite le rassicurazioni del sindaco arrivate lo scorso lunedì. L’attacco del PD tuttavia va oltre la storia della capannina dell’acqua, entrando all’interno della gestione del Comune. Un Comune che ancora attende la sua nuova giunta. “Abbiamo preso atto della scelta del sindaco nella formazione della prima giunta nonostante l’insofferenza da lui dimostrata verso qualunque discussione all’interno del Partito, partito che gli elettori avevamo premiato con 4578 voti. Sebbene fossimo contrari all’azzeramento della giunta stessa, abbiamo indicato costruttivamente i criteri per la nomina dei nuovi assessori, che consideriamo evidentemente disattesi”.E’ una mazzata dopo l’altra: al sindaco il partito rimprovera “una gestione personalistica, un’azione amministrativa troppo spesso confusionaria e inadeguata che si è manifestata con la sostituzione di ben tre assessori al bilancio nel corso di un anno e mezzo e con l’incapacità di indicare una nuova giunta dopo ben due mesi e mezzo dall’apertura della crisi”.E l’impressione è che per la giunta occorrerà aspettare un bel po’, visto che sembrano non esserci più le condizioni politiche per nominare qualcuno. “Mancanza di chiarezza, di trasparenza. L’abbandono dei cittadini di Fonte Nuova, la mancata assunzione di responsabilità in merito ai fatti, che il nostro Partito non può e non deve permettere: il sindaco deve dimettersi entro la prossima settimana”. Senza alternative: se non arriveranno le dimissioni, sarà lo stesso PD a chiedere ai consiglieri di presentare una mozione di sfiducia.
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