Palombara, il centro storico chiede aiuto

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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“Lo schema anulare si può trovare anche nell’alto Medioevo (…) la cittadina nasce spiraliforme dal castello dei Palombara e abbiamo così Palombara Sabina”. Del paese di parla anche nel primo volume della Storia d’Italia della Einaudi: un centro storico ricco di vie e di vicoli, che accompagna i visitatori verso il Castello Savelli. Una grande bellezza, ma anche un patrimonio da salvaguardare. Il rischio è quello che “lavori di ammodernamento – raccontano alcuni cittadini – siano svolti in spregio alle più elementari norme di salvaguardia proprie dei centri storici”. Esempi ce ne sono: dalle intonacature e tinteggiature fatte con colori spesso assurdi all’alluminio anodizzato, passando per i portoncini moderni. A partire dagli anni Sessanta tutto questo ha avuto vita facile, e i risultati si vedono ancora oggi, anche per colpa delle amministrazioni comunali dell’epoca che con superficialità hanno contribuito al deterioramento del concetto stesso di centro storico. A Palombara uno degli esempi è la vecchia cantina di Via dei Sabini, la vecchia via dei Portici (molto vicino al Comune), che “è stata trasformata in un monolocale ad uso abitativo: la bianca intonacatura e il portoncino stridono in nodo evidente a confronto della porta poco distante, altera e vigorosa nella sua dignitosa antichità”. E ancora una antica scalinata, ridotta e sacrificata anni or sono, in nome del probabile rimessaggio di qualche mezzo agricolo. “Scempi che non sono più assolutamente tollerabili  – ci viene raccontato – e che alterano in modo grave quello che è il contesto urbanistico medievale della cittadina”. Non si può non far riferimento a Franco Pompili, lo storico palombarese che tanto si è battuto per la conservazione del centro storico, e che viene ricordato in un passaggio della biografia scritta da Angelo Gomelino: l’opera di Pompili è tuttora importante perché  ha fornito“una documentazione importantissima dal punto storico-urbanistico.  Una base, questa, utilissima  per il   recupero del centro storico”, questo si legge nella pubblicazione di Gomelino. In alcuni vicoli palombaresi non è difficile invece imbattersi in esempi di restauri conservativi di vecchie case: l’invito dei cittadini che abbiamo incontrato alla nuova amministrazione guidata da Palombi è quello di “vigilare, e di trovare il modo di intervenire per risanare queste autentiche ferite. Far rispettare le norme, se esistono, certamente richiede impegno ma è un dovere civico assoluto. Oppure, se non esistono, predisporre apposito regolamento”.

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