Sarebbe stata una domenica come tante qui a Guidonia, sotto il sole caldo di giugno. Eppure non lo è stata: sono le 18:00 quando una piccola folla di persone si riunisce in piazza Francesco Baracca e sfila in un corteo composto per tutta via Roma fino al Parco Caduti di Nassiriya. Non sono moltissimi – i più ottimisti ne contano un’ottantina – eppure a loro sembra non importare: hanno tutti l’aria di qualcuno che si sta divertendo, che sa che essere lì è una scelta e insieme una responsabilità. Sono quasi tutti giovani sui vent’anni. Sono tutti lì per continuare a parlare e vedere, in una città in cui sembra che tutti abbiano smesso di farlo. Il coro di voci del corteo si pone in continuità con quello di molte altre manifestazioni precedenti: si richiedono interventi non più rinviabili per l’ambiente della città, a partire dal risanamento dell’Inviolata attraverso l’apertura di un parco pubblico. A organizzare l’evento è stato proprio un gruppo di ragazzi, il neocostituito gruppo Ambiente Salute Lavoro. “Alcuni ragazzi che erano vicini al CRA hanno pensato di interagire con un’altra realtà già molto presente nel territorio, quella delle associazioni giovanili. Partendo dai principi comuni che muovevano le azioni di queste associazioni abbiamo pensato di portare avanti un percorso comune, attraverso l’organizzazione di alcune iniziative insieme. Una delle questioni che ci è sembrata più urgente in questo territorio è stata quella ambientale e abbiamo deciso di partire da qui”, ha spiegato Olga Martini, membro del gruppo e tra le organizzatrici dell’evento. “Vorremmo occuparci anche di altri aspetti di più ampio raggio, non solo di ambiente. La prima cosa che faremo sarà vederci con calma, creando uno statuto e verificando come abbiamo lavorato insieme”.
La manifestazione di domenica è stata dunque il primo passo della nuova organizzazione. Si è trattato di una sorta di flash mob: invece di compiere l’intero percorso previsto i manifestanti si sono limitati a percorrere Via Roma dalla stazione alla Pinetina con scope e buste (biodegradabili) “ripulendo”simbolicamente la via. Nel corteo oltre ai classici striscioni erano presenti anche numerosi cartelloni che illustravano le ricchezze archeologiche e naturali del nostro territorio e proposte di iniziative “alternative” per l’ambiente di Guidonia: dal parco dell’Inviolata alla creazione di Orti Urbani.
Proprio questa novità “propositiva” è alla base dell’intento del gruppo di cambiare le modalità della protesta rispetto al passato. “Le lotte delle associazioni ambientaliste prima di adesso erano molto critiche, sottolineavano aspetti pur veri di emergenza del nostro territorio. Ciò che vorremmo fare è proporre un’alternativa: far vedere ai cittadini quello che Guidonia può diventare e non solo quello che Guidonia è. Speriamo che questa ventata di ottimismo porti più persone a interessarsi e a prendere coscienza del luogo in cui vivono capendo che ognuno ha un ruolo per migliorare questo posto”.
Sono le 19:00 passate quando si concludono i discorsi dei rappresentanti delle associazioni, la folla dalla Pinetina si disperde e torna a casa. C’è il gusto un po’ amaro di esser stati in pochi e la speranza sottile di aver pur fatto qualcosa, di non essere rimasti fermi, perchè da qualche parte bisognerà pure iniziare. Di strada in avanti ce n’è ancora molta da fare.
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