La prossima estate andare al mare a Ostia si paga. Il comune di Roma ha infatti predisposto una tassa per il soggiorno su lidi e arenili attrezzati, che sarà attuata a settembre. Un ticket da uno a tre euro per entrare nella spiaggia di Ostia, una tassa fortemente voluta, a quanto pare, da Gianni Alemanno. Un tributo che saranno tenuti a pagare tutti i turisti non romani a partire dall’estate 2011. I turisti non romani. Resta vacante la concezione di turista non romano. Roma Centro? Possiamo farci entrare la periferia? E dove arriva la periferia? E come si identificano i “turisti non romani”?. Seri dubbi dalle associazioni di categoria balneari, che si chiedono ,a ragione, se bisognerà chiedere i documenti ai bagnanti. Si parla, per la gestione, della predisposizione di un nucleo di Polizia Municipale ad hoc. Altra cosa, sarà la variazione del tributo in virtù della locazione dell’attività ricettiva, e non sarà applicato solo alle spiagge, ma anche ai battelli sul fiume Tevere e ai pullman turistici. Resta un provvedimento che non convince nemmeno il consiglio comunale, che nelle parole del vicesindaco e assessore al turismo Cutrufo “aspetta suggerimenti dagli stabilimenti”. Una tassa che potrebbe rivelarsi un colossale autogoal, visto che, per non pagare, posso andare a Nettuno, Anzio, Ardea, Torvaianica e simili. Questo per i non romani. Per i romani, tutto gratis. Romani de Roma, ci raccomandiamo. Già Settecamini potrebbe voler dire un paio d’euro. Scherziamo, ma neanche tanto. E dopo la tassa sui cortei – a proposito, allora è il caso di chiedere gli arretrati a chi nel 1922 marciò su Roma? Visto che non ci sono più, si potrebbero chiedere agli attuali eredi politici, che ci sono, più o meno nascosti, ma ci sono – questo è un altro provvedimento quanto meno bizzarro.
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