“Mi è piaciuto perché siamo riusciti a dare un valore concreto al film, non abbiamo solo detto se è stato bello o no”. Questo è Marco, II B, IC Leonardo da Vinci. “Un momento per stare tutti insieme, e un progetto diverso. Scontata la vittoria di Italo, anche se io l’avevo messo a pari merito con Se Chiudo gli Occhi non sono più qui”. Lei è una compagna di classe, Marianna. Loro due, insieme ad altri sessantasei ragazze e ragazzi, tutti studenti di seconda media della Leonardo da Vinci, hanno decretato la vittoria del film ‘Italo’, opera prima della regista Alessia Scarso, al “Festival delle Scuole. Rassegna di cinema europeo per ragazzi”, che si è chiuso mercoledì 27 maggio con la premiazione al Teatro Imperiale. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Il Laboratorio onlus del Festival delle Cerase, in collaborazione con AgisScuola e con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Guidonia (che ha patrocinato e finanziato l’evento) e fortemente voluta dall’amministrazione comunale, ha avuta come madrina la splendida Anna Foglietta – accolta con grande calore dagli studenti – ed è stata, nei fatti, una sezione di quel Festival delle Cerase che si concluderà il 7 giugno a Monterotondo. “Un ciclo di film così intenso – ha spiegato Silvio Luttazi, patron del Festival – ha avuto un valore altamente formativo per i ragazzi, ce lo hanno confermato i professori. Abbiamo gettato le basi per il prossimo anno, lo rivogliono tutti”. Una iniziativa che ha fortemente coinvolto i ragazzi, “ci è servita – racconta Paolo Iorio, professore dell’IC – per affinare il giudizio critico. I ragazzi hanno fatto molte domande sulle proiezioni, pertinenti ed e interessanti”.
Il film vincitore, Italo, racconta la storia di una cane che arriva a Scicli, cittadina in provincia di Ragusa, e ne conquista l’affetto dei cittadini, diventando il simbolo del paese. “E’ un film amato dai ragazzi, che ne hanno – racconta Alessia Scarso – perfettamente recepito il senso: un cane che restituisce all’uomo la sua umanità. Sono contenta della vittoria, ma ancora di più del fatto che il messaggio che vuole dare il nostro film stia passando”. Sul palco della cerimonia di premiazione c’erano Luttazi, il direttore artistico e presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Franco Montini, Anna Foglietta e, per l’amministrazione comunale il funzionario dell’Ufficio Cultura, vista l’assenza per impegni istituzionali sia del sindaco Rubeis che del vicesindaco e Assessore al ramo Andrea Di Palma. Attrice di talento, volto fresco e nuovo del cinema italiano – da incorniciare la sua performance nel film di Edoardo Leo “Noi e la Giulia – oltre che simpatica e disponibile (e bellissima), la Foglietta prima della premiazione si è rivolta direttamente ai ragazzi, invitandoli ad assecondare “la vostra vera natura. Fate brillare i vostri talenti. Dovete fare quello per cui siete nati, io sono nata per fare l’attrice a dodici anni già andavo al cinema e al teatro da sola. Una vocazione dalla quale non potevo esimermi che mi ha salvata, ho coltivato e amato questo talento. Vi auguro di trovare la vostra strada ed essere felici”. Felice ed emozionata la regista, quasi imbarazzata davanti ai complimenti di Franco Montini, “un bene che sia stata premiata un’opera prima, c’è bisogno di novità”. “Grazie per questo premio. Alla vostra età sono andata per la prima volta al cinema – racconta Alessia Scarso – e ho scoperto che non era un televisore più grande, ma qualcosa di magico e di sacro. Quel giorno ho deciso che avrei fatto questo nella vita. Con un pizzico di coraggio si può arrivare dove desideriamo”. Il premio per il miglior attore esordiente è andato a Marco Todisco, protagonista del film Banana, mentre il miglior attore è stato Giorgio Colangeli, attore poliedrico, nel festival con i film Banana e Se Chiudo Gli Occhi Non Sono Più Qui, accolto da tanti applausi, vista anche la sua partecipazione alla fiction Braccialetti Rossi. “Auspico – ha detto l’attore ai ragazzi – e vi auguro una sempre maggiore educazione alle immagini e all’audiovisivo nelle scuole”. A Colangeli ha fatto seguito Franco Montini. “Paradossale che nella scuola non ci sia interesse per l’audiovisivo. E’ importante preoccuparsi di formare gli spettatori del domani”. E il Festival delle Scuole si inserisce proprio in questa necessità. Alla fine foto di gruppo e selfie degli attori con i ragazzi. E un buon profumo di novità, di Cultura dedicata ai ragazzi, della quale i ragazzi sono protagonisti, di formazione e di scuola fatta come si deve. Quando accade, è bello assistere a tutto questo.
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