“In un Paese in cui i pensionati vedono riconosciuto il proprio diritto al risarcimento sul maltolto da parte governativa in un momento di crisi, la posizione della dirigenza della Asl Roma H, che vuole togliere in modo retroattivo i buoni pasto ai lavoratori assume contorni grotteschi”. Lo dichiara il presiedente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: “Nell’azienda sanitaria dei Castelli Romani si persevera nell’errore. Dal 2011 va avanti il miserabile balletto tra direttori, lavoratori e sindacati. Il tutto per un pugno di mosche: miseri buoni pasto da 5 euro che, secondo il pronunciamento del Tribunale di Velletri spettano ai lavoratori in quanto frutto di un accordo previsto nel contratto integrativo aziendale che ha priorità su tutte le contorte interpretazioni che si è tentato di attribuire a tale diritto. È evidente che nei presidi e servizi della Roma H, si tenta di applicare in modo pedissequo quanto previsto dall’improponibile decreto del commissario Zingaretti numero 480 del 2013, di attuazione dei cosiddetti ‘Piani operativi per il rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio’. Misure che, guarda caso, penalizzano soltanto i cittadini, sia come utenti che vedono servizi e prestazioni tagliati, che come lavoratori, colpiti nei diritti fondamentali”, conclude il presidente.
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