Entusiasmo e voglia di fare. Procede con ottimi riscontri il progetto Racconti in Movimento, promosso dalla Regione Lazio e curato dal Progetto ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con Nu Factory e con ATCL (Associazione Teatrale per i Comuni del Lazio), e riservato alle scuole superiori della Regione. Lunedì 27 aprile si è svolto all’ITCGT un incontro intermedio tra i ragazzi, circa 60, e i tutor che li stanno seguendo in questa avventura che li porterà alla consegna dei progetti il 20 maggio, prima della premiazione e della festa finale in programma per la fine del mese. Gli studenti stanno lavorando sui temi della scuola, “quella che vivo, quella che sogno, della città -¬ quella che amo, quella che detesto, e del il lavoro -¬ quello dei miei, quello che vorrei”. A parlare sono gli organizzatori del progetto, presenti lunedì al Pisano, che hanno assistito agli incontri tra studenti e tutor (che seguono con attenzione i ragazzi in tutte le fasi del progetto). Sono 40 le scuole della Regione che hanno deciso di dire sì a Racconti in Movimento. “Il confronto tra gli studenti e i tutor – ci raccontano – è continuo e produttivo. I ragazzi sono accompagnati in questa avventuradal regista Ivan Silvestrini e dall’attore Luca Angeletti per il video, dal fotografo Tommaso Bonaventura per la fotografia e dal rapper Coez per la musica”. Racconti in Movimento è un percorso didattico e progettuale sensibile alle pulsioni, alle aspirazioni e alle necessità dei giovani che vivono nel territorio della Regione Lazio e che guardano all’Europa e alla contemporaneità. Percorso organico e vicino alla realtà degli studenti, visto che sono proprio loro, con la supervisione dei docenti, a costruirsi un proprio progetto scegliendo la disciplina artistica più vicina alle proprie attitudini creative. Docenti che hanno risposto con grande disponibilità all’iniziativa promossa dalla Regione Lazio. “Questa tipologia di progetti – racconta Simona Zollo, Vicaria dell’Istituto – ha sempre avuto una grande risposta all’interno della nostra scuola. Una scuola, la nostra, che ha il dovere di portare i ragazzi a vivere esperienze specifiche della società in cui vivono e con la quale si relazionano ogni giorno: l’entusiasmo con cui tutti, ragazzi e docenti, stanno vivendo questa opportunità ci conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta”.
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