Nella Conferenza dei Servizi che si è svolta giovedì 16 aprile nella sede della Città Metropolitana di Roma Capitale sono state tre le prescrizioni presentate dal Comune di Guidonia nel parere vincolante presentato agli atti della Conferenza. Parliamo, naturalmente, della richiesta di modifica dell’AIA da parte della Buzzi Unicem. Innanzitutto “avere assicurazioni che le prove svolte siano sufficienti ad escludere la necessità di una modifica sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia): nello specifico non devono esserci variazioni – affermano da Palazzo Matteotti – negative dell’impatto ambientale a monte o a valle del ciclo produttivo tali da richiedere un iter amministrativo più approfondito e complesso”. Altra prescrizione: “ai fini autorizzatori di modifiche ai processi industriali (l’inserimento di due categorie specifiche di materiali, classificati dalla legge come rifiuto perché essi stessi prodotti di risulta di precedenti lavorazioni: Cer 16.11.06 Rifiuti refrattari da forni da processi ad alta temperatura e Cer 19.08.14 Fanghi da trattamento acque di processo, i codici identificativi) non vi siano variazioni in aumento dei livelli di inquinati emessi dal cementificio, che comunque giornalmente sono sottoposti a monitoraggio”. Passaggio particolarmente importante, che dovrò essere chiarito dall’ARPA – ieri assente in Conferenza – nella prossima seduta, poichè i test svolti dall’organismo privato-accreditato incaricato da Buzzi Unicem hanno riscontrato problemi tecnici durante lo svolgimento. L’ultima prescizione riguarda il clinker. Nel componente base per la produzione del cemento “devono essere reimpiegati sono fanghi e materiali di risulta prodotti nello stabilimento di Guidonia”. Questa è l’istanza che la presidente della Conferenza, la dirigente del servizio IV – Procedimenti integrati e sanzioni ambientali del dipartimento Servizi di Tutela e valorizzazione dell’Ambiente dell’ex provincia di Roma, Paola Camuccio ha chiesto di motivare. La seduta è stata aggornata al 30 aprile. La Camuccio ha anche precisato, fanno sapere da Guidonia, “nel verbale di seduta che le notizie diffuse da alcune testate di stampa locale e da rappresentanti del comune di Fonte Nuova in ordine a paventate richieste da parte dell’azienda per l’utilizzo di combustibili da rifiuto provenienti da Tmb, esse non corrispondono a verità non avendo nessuna pertinenza con il procedimento in corso”.
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