“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater), respinge la suindicata istanza cautelare”. Parole lapidarie, che scuotono il pomeriggio di Palombara, ancora in attesa dell’apertura della REMS all’interno dell’ospedale e ancora alle prese con tutte le mosse per evitare l’arrivo dell’ex OPG. OPG che da oggi è un po’ più vicino, visto che “le necessarie esigenze di sicurezza interna ed esterna alla struttura risultano previste e concretamente garantite”, questo si legge nella sentenza. Il ricorso presentato al TAR per annullare i “provvedimenti relativi all’approvazione del programma di utilizzo delle risorse destinate alla Regione Lazio con decreto del 28.12.2012 per la realizzazione di strutture sanitarie extra ospedaliere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ai sensi dell’art. 3-ter l. 9/2012” è stato così respinto.
“Non ci fermiamo qui: ora faremo ricorso al Consiglio di Stato”. E’ amareggiato il sindaco di Palombara Sabina Paolo della Rocca nel commentare l’odierna sentenza del TAR. “Le motivazioni date sulla sicurezza non sono state giustificate nella sentenza: non si può non tenere in considerazione la presenza di due scuole nelle vicinanze della struttura”. Intanto a Pontecorvo apre la prima RES della Regione Lazio, 11 posti letto per pazienti donne, con il personale, in attesa del regolare concorso, per ora selezionato tra i dipendenti della Asl di Frosinone, adeguatamente formato per poter accogliere e assistere i pazienti che saranno trasferiti dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere e dalla Casa di Cura e Custodia di Solliciano. Entro fine aprile saranno pronte le sedi provvisorie di Ceccano e Subiaco. Per Palombara Della Rocca ha confermato che i lavori “sono ancora da finire, ma stanno facendo gli ultimi ritocchi. La Regione sul suo sito scrive che la struttura prevede “28 posti letto maschili” e che i lavori sono in corso, così come le procedure di selezione del personale.
“Oggi è un passo importante per la civiltà dell’Italia che ha scelto di chiudere strutture che sembravano lager e restituire dignità agli esseri umani che seppur malati restano esseri umani”. Questo ha affermato Zingaretti, sottolineando “l’orgoglio, come Regione Lazio, di essere tra le regioni che ce l’hanno fatta in ottemperanza al rispetto delle leggi e perché condividiamo la necessità di un salto di civilizzazione per tutti. Per noi è stato più complesso perché siamo una regione commissariata e con mille problemi nel campo della sanità”. Chissà che ne pensano a Palombara.
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