Sarà oggi il nuovo appuntamento per l’ormai infinita approvazione del regolamento per il consiglio comunale di Guidonia e per le commissioni consiliari. Avrebbe dovuto esserlo lunedì, e invece l’assemblea è terminata di nuovo per mancanza del numero legale.
La delega della discordia. Nel pomeriggio di lunedì Rubeis aveva annunciato di voler delegare il capogruppo di Forza Italia, Michele Venturiello, e il capogruppo pentastellato Sebastiano Cubeddu, a rappresentare il comune nella Conferenza dei Servizi sulla Buzzi del 31 marzo. Venturiello dice sì, Cubebbu rifiuta: “non condivido le scelte del sindaco e la sua politica in campo ambientale, lontana anni luce dalla nostra”. Il sindaco spiega la sua scelta, dicendo che “la mia è stata una volontà di trasparenza. Ho creduto che un capogruppo, un amministratore, potesse rappresentare bene tutti noi in sede di conferenza. Era una buona occasione, io ti ho dato la delega, tu non vuoi andarci, pazienza. L’incontro resta comunque aperto a tutti”. SI prosegue poi con la presentazione dei nuovi assessori, Federica Ieraci all’Urbanistica e Valentina Torresi nella nuova area dello Sviluppo Economico, e con le comunicazioni sulla imminente rotazione dei dirigenti e su quella prossima delle posizioni organizzative. Si prosegue. Di Silvio comunica a tutti che l’opposizione “tiene il numero legale per rispetto del ruolo e del lavoro svolto dalla Commissione”, parlando poi anche lui dei dirigenti, dell’Avvocatura, e dei rischi di “andare fuori dal bilancio nel caso di assunzione di due art.110”. mentre Venturiello riprende il discorso della ‘delega della discordia’, rivolgendosi al M5S “nel rispetto dalle perplessità sollevate, io credo vada dato atto del tentativo da parte di questa amministrazione di esporre convinzioni diverse e di avere la volontà reale di essere trasparenti”. Il Capogruppo di FI riserva la fine del suo intervento a chi, a suo dire, “parla prima che le cose accadano. Vediamo gli atti, e parliamone quando saranno posti in essere, non prima”. Arriva il turno poi di Cacciamani, che si chiede i motivi per i quali “Di Silvio si accorge solo ora dell’Avvocatura. A Cubeddu dico che sono certo che il sindaco non le avrebbe dato il compitino in sede di conferenza”. Tra un augurio e l’altro ai nuovi assessori, si arriva quasi all’inizio della discussione dei restanti articoli del regolamenti.
Il numero cade. Mentre il dibattito sembra condurre – finalmente – all’ordine del giorno, qualcuno della maggioranza esce. Il PD coglie l’occasione chiedendo il numero legale, “dimenticando” quanto detto all’inizio, e scatta la caccia al consigliere uscito per farlo rientrare. Non si fa in tempo, Sassano è dalla parte del pubblico, la Vallati rientra praticamente un secondo dopo il fischio finale. Si scioglie la seduta, e si rimanda a mercoledì 25 marzo. L’opposizione fa il suo mestiere, ovviamente. E, come ha detto qualche consigliere di maggioranza al di fuori dell’aula, “forse è il caso che cominciamo a mantenerlo noi il numero legale”. Un modo diplomatico per tentare di serrare i ranghi.
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