“Il garantismo resta un valore assoluto ma il principio di trasparenza esige atteggiamenti comunque chiari, ritengo dunque sia d’obbligo che Zingaretti riferisca immediatamente in Consiglio Regionale in merito all’iscrizione nel registro degli indagati del Dott. Venafro, suo capo di gabinetto, relativamente ad una gara d’appalto della Regione Lazio. Ciò anche al fine di fugare ogni dubbio sull’eventuale coinvolgimento di questa Giunta, e in particolare del suo Presidente, nell’indagine di Mafia Capitale. Nessuno vuole condannare Venafro, anzi per noi sarà innocente fino a prova contraria, ma ora farlo passare per martire mi sembra troppo. Dopo i condannati di serie A e di serie B, ora la sinistra inventa anche indagati più bravi di altri”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
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