Una donna incinta e un bambino piccolo. E una truffa sventata dagli agenti della Polizia Municipale di Tivoli. Tecnica collaudata e diffusa, quella della truffa dello specchietto: un colpo sferrato ad arte allo specchietto retrovisore dell’auto in transito, il guidatore che si ferma, scende e si trova di fronte qualcuno che sostiene di essere stato colpito o di aver subito un danno. Nel pomeriggio di sabato è andataa in scena anch a Tivoli, messa in scena in modo assolutamente credibile, visto che era davvero difficile dubitare di una donna incinta e con un bambino piccolo nel passeggino. A mettere in scena la truffa G.D.G. Di 37 anni e C.V. di 20, entrambi domiciliati a Tivoli Terme. Senza accorgersi che a poca distanza erano in servizio due agenti della municipale di Palazzo San Bernardino, intervenuti per un vero incidente.
“Eravamo già preparati poiché si era parlato di queste truffe in Comando in una delle riunioni del nostro Corpo – ha spiegato una dei due agenti intervenuti – quindi abbiamo capito immediatamente cosa stava succedendo”.
Quando i vigili si sono avvicinati, la vittima, una donna che passava con l’auto, ha raccontato di aver sentito un urto sullo specchietto, di essersi fermata e scesa e di aver ricevuto dalla coppia la richiesta di 100 euro per i presunti danni subiti al telefonino dell’uomo. Nel frattempo la coppia ha provato ad allontanarsi verso via Baccelli ed è stata inseguita a fermata dai due agenti dopo pochi metri. I due sono stati accompagnati nella vicina stazione dei carabinieri di Tivoli Terme e sono stati denunciati a piede libero per tentata truffa.
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