Il Vescovo Mauro Parmeggiani al Consiglio Comunale di Sant’Angelo Romano: “Fate tutto ciò che è lecito per perseguire il bene comune, al di là di ogni appartenenza politica”

In In Evidenza, Spazio al Sociale da Redazione

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Si è svolto stamattina, venerdì 6 febbraio presso le splendide sale del Castello Orsini-Cesi il Consiglio Comunale straordinario a cui ha presenziato il Vescovo di Tivoli Monsignor Mauro Parmeggiani. Presenti tutti i consiglieri, gli assessori, il Sindaco Martina Domenici, il Segretario Comunale Vincenzo Pecoraro, il Comandante della Polizia Municipale Giampiero Galiè ed il Parroco Don Adrian. I temi toccati dall’interessante dibattito sono stati l’integrazione, il mutuo soccorso, la carità, l’assistenzialismo. Il Vescovo Parmeggiani ha condiviso con consiglieri e Sindaco l’invito ha creare sinergia tra tutte le parti sociali per perseguire il bene comune.

Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito Martina Domenici ha aperto l’assise raccontando il sogno e il desiderio di ogni primo cittadino, quello di poter essere Sindaco di una comunità dove i giovani abbiamo la speranza del futuro, i padri di famiglia la serenità di una pensione ed i commercianti la certezza di non dovere veder buttati anni di sacrifici e rivolgendosi a sua Eccellenza lo ha invitato “Ad esserci vicino per fronteggiare le grandi difficoltà del nostro tempo, stringere un patto di azione condiviso, dove ognuno per la propria parte possa svolgere il ruolo che gli è stato assegnato dai cittadini. È importante ricordare che tutti insieme possiamo sconfiggere i mali che ci affliggono la società civile e la chiesa è sicuramente il presidio necessario a tale scopo”.

Il Vescovo Mauro Parmeggiani, si è intrattenuto volentieri e di buon grado con i consiglieri comunali. Un consigliere fraterno e dispensatore di speranza: “Il mio intento è quello di creare amicizia tra di noi, nel rispetto dei modi di credere e di pensare. Dobbiamo collaborare, fare sinergia, prenderci a cuore i ragazzi che crescono, gli anziani, il nostro prossimo, perseguendo insieme il bene comune. Io sono venuto qui e a nome della chiesa per dirvi che siamo disponibili, sfruttateci, aiutiamoci a vicenda. L’aiuto più vero, e l’ho ripetuto in altre sedi, non è quello di dare soldi per potare a spasso i santi, ma quello di aiutare qualche famiglia che non ha soldi per mangiare o un piccolo commerciale che altrimenti rischia di andare sotto le mani degli strozzini. Fate tutto quello che lecito, al di là di ogni appartenenza politica, l’importante è che ci si voglia bene”.

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