Montecelio. Riscoprire Francesco Rosi: un sabato sera con Oltre il Ponte e un invito al cinema

In In Evidenza, Primo Piano da Elena Giovannini

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A Montecelio i sabati sera a 20 anni sono un gruppo di macchine in piazza pronte a fuggire verso il Raccordo, lanciati a 80 km/h verso il divertimento della capitale per lasciarsi alle spalle una settimana di doveri e la periferia triste dove all’una per strada già non resterà più nessuno.
Ma è stato un sabato sera diverso quello proposto dall’associazione culturale giovanile Oltre il Ponte con la realizzazione di un cineforum al teatro comunale Dario Vittori di Montecelio. Un evento che hareso omaggio al regista Francesco Rosi venuto a mancare il 10 gennaio, con la proiezione del film “Le mani sulla città”, Leone d’Oro al Festival di Venezia del 1963.
Il film ambientato alla periferia di Napoli negli anni ‘60 è una denuncia spietata della speculazione edilizia, alla corruzione e alla connivenza tra le autorità politiche e i grandi costruttori. Un tema attuale da sessant’anni che invita a una riflessione anche sulla politica di oggi, lontana dal mostrare un’inversione di tendenza.
Alla fine del film sono tutti nell’altra sala per un piccolo buffet, ci si scambiano opinioni anche con chi si conosce poco, si parla di cose più o meno serie, si scherza, il tutto molto spontaneamente. Sono persone che fanno una cosa normalissima e che spesso, nel quasi obbligato rito giovanile del sabato sera si dimentica: parlano.
“Oltre il Ponte è un’associazione che nasce circa cinque anni fa con l’obbiettivo principale di ravvivare la partecipazione dei giovani a livello culturale e sociale alla vita del paese” ci spiega Alessandro Mattei, poco più che ventenne, che sorride all’idea di farsi chiamare Presidente dell’Associazione.
Hanno tutti meno di trent’anni. Forse non sono molti, ma le idee e le iniziative che propongono e mandano avanti sono tante: “Gli appuntamenti fissi sono cineforum, il 25 aprile, il festival di musica estivo Oltre il Rock Festival e da qualche anno anche la presentazione di un carro al carnevale di Guidonia” prosegue il presidente.
Alessandro e Marco Brocchieri, che con 27 anni è uno dei più “senior” dell’associazione, ci parlano con orgoglio delle iniziative passate, dei progetti futuri, delle difficoltà di gestire e mandare avanti un’associazione giovanile a Guidonia. “Abbiamo vinto un bando dell’agenzia delle entrate che dismetteva dei pc, al momento abbiamo 10 macchine e non è stato possibile usarle in quando siamo privi di una sede. L’intenzione era quella di creare momenti e spazi di socialità che invece si sono persi, dai tornei di bigliardino, al corso di informatica, al cinema”.
“Altro problema è quello della partecipazione che, se escludiamo l’Oltre il Rock Festival, è troppo spesso limitata al solito target di fedelissimi” – al cineforum erano presenti una quarantina di persone-. E dalle loro parole emerge la consapevolezza ma anche la volontà di scontrarsi con l’indifferenza, il disinteresse, l’apatia di una mentalità che spesso è la scelta (o rassegnazione) volontaria alla condanna di essere solo periferia e città dormitorio.
Il progetto del cineforum si sviluppa in collaborazione con il Teatro Dario Vittori che inserisce gli incontri nella serie di spettacoli “TeatroSincrasia”. Tra le prossime iniziative in programma ricordiamo nel mese di marzoil cineforum sul cinema distopico con la proiezione di Brazil, 1984, Arancia meccanica, V per Vendetta nei giorni di venerdì 6, sabato 14, sabato 21 e venerdì 27 marzo. Gli incontri si terranno ad alternanza al teatro Vittori e al Piccolo Teatro dei Sassi.

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