Guidonia. Arrivano le prime prese di posizione della Politica Locale su “Mafia Capitale”

In In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Sospensione delle gare d’appalto, indagati eccellenti, numerose ditte coinvolte. E ancora, i soldi arrivati dalla Cooperativa 29 Giugno, per la campagna elettorale di Domenico De Vincenzi, come possiamo leggere nella notizia data dal Fatto Quotidiano On line (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/05/mafia-capitale-i-finanziamenti-registrati-buzzi-politica-dai-vecchi-ds-verdi/1252390/): un fatto che non costituisce reato, ma che contribuisce ad alimentare lo stato di shock che anche Guidonia vive  a causa dell’inchiesta che sta travolgendo e stravolgendo gli assetti istituzionali di Roma e della Regione. Non è tutto qui chiaramente lo scandalo, ma è parte dell’ondata che, in un modo o nell’altro coinvolge o potrebbe farlo, Guidonia, sicuramente a livello di assetti politici, e certamente non criminosi. Doveroso, tuttavia, da parte di chi rappresenta i cittadini, prendere posizioni chiari e nette. Perché stiamo parlando di fatti gravi, gravissimi, e “chi deve pagare paghi e in fretta”. A parlare è  il vicesindaco di Guidonia Andrea Di Palma, che non accetta tuttavia i facili accostamenti tra il malaffare e l’intero mondo delle istituzioni e della Politica in generale, un mondo nel quale “ci sono molte persone perbene. La Politica come istituzione non é quella che emerge in questi giorni dalle indagini romane. Io comunque non parlerei, per fortuna, di mafia ma di malaffare e delinquenza vera. La mafia è altra cosa”. Mafia più che altro come atteggiamento e come “organizzazione a delinquere”, infiltrata attraverso personaggi che abbiamo più volte visto nelle serie televisive e letto nei libri. Un tuffo negli anni 70 rivisto e corretto in salsa moderna, senza pallottole, ma con molti colletti bianchi in più a corredo. Un tuffo bipartisan e bicolore, nel quale non ci sentiamo di infilarci il rosso e il nero, perché dei valori delle antiche ideologie qui c’è ben poco. Non siamo certo stupiti, tuttavia, come sembra essere buona parte del mondo politico, nazionale e locale.
A Guidonia iniziano così ad emergere le prime prese di posizione. Tra i primi c’è Michele Venturiello, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, che attraverso una lettera al Sindaco Eligio Rubeis chiede con forza “l’applicazione vera e piena della recente normativa sull’anticorruzione e sulla trasparenza, ma anche una verifica capillare degli appalti per beni e servizi in essere e in corso di aggiudicazione; la sospensione fino alla verifica della persistenza dei requisiti antimafia degli operatori sotto contratto dell’Ente attraverso il trasferimento di tutti gli incartamenti in questione all’ANAC (l’Agenzia nazionale anti corruzione); la rotazione immediata di dirigenti e funzionari coinvolti direttamente nella gestione e nell’aggiudicazione di gare d’appalto, come del resto previsto dalle normative seppur recepite in un Piano anticorruzione comunale che sul punto è lacunoso”. Più semplicemente, Venturiello chiede verifiche, e approfondite “di tutti gli atti, troppi, che negli ultimi mesi, per prendere in considerazione solo un lasso di tempo limitato, sono stati oggetto di revoca in autotutela, fosse solo anche per accertamento di meri errori materiali, facendo proprie in un momento così particolare le istanze di altre personalità presenti nel gruppo consiliare di Forza Italia”. Particolarmente significativo il passaggio sulla gestione degli immigrati – che qui a Guidonia sono ospitati in varie strutture – per la quale il consigliere chiede controlli direttamente al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.
A Venturiello fa eco Marianna De Maio, che appoggia l’iniziativa del capogruppo, specificando come “integrità e correttezza sono i valori alla base del nostro partito e sono qualità riconosciute dai guidoniani che ogni giorno incontriamo per le vie della nostra città. In questo momento è opportuno fare chiarezza su una vicenda che sta gettando ombre sulla gestione della cosa pubblica. La mia speranza è quella di vedere il gruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Guidonia Montecelio compatto nella sottoscrizione di questi cinque punti elencati nella lettera”. Istanze che intanto si stanno per concretizzare nell’istituzione di una Commissione Trasparenza. A darne notizia è Marco Bertucci, presidente del Consiglio Comunale di Guidonia: proposta che trova d’accordo tutti i capigruppo, per un organo dove, alla presidenza, Bertucci vede “l’opposizione, magari il Movivmento5Stelle che ha la rappresentanza più esigua in termini numerici, decisione che chiaramente prenderemo in maniera collegiale. Dopo le notizie diffuse in questi giorni vogliamo dare un segnale forte alla città e ai nostri concittadini”.
Come spesso accade, davanti alle grandi questioni la Politica si ritrova unita sotto grandi dichiarazioni di intenti e buone intenzioni. Due domande però ci vengono alla mente. La prima è quasi ingenua: questi problemi di appalti, gestione degli immigrati, rotazione dei dirigenti, non esistevano pure prima di Mafia Capitale? La seconda è facile facile: dove sta il PD? Non abbiamo letto né ascoltato dichiarazioni da parte del PD locale sull’inchiesta. Siamo certi che arriveranno, conoscendo l’attenzione di alcuni membri del PD per certe tematiche, ma visto che è fatto evidentemente bipartisan – l’iniziativa di Venturiello parla a tutti, e non solo al suo partito – ci saremmo aspettati una forte e immediata presa di posizione da parte del partito, attraverso i suoi esponenti di spicco. Perché qui non è discorso di nero, rosso, o altro. E’ roba tutta colorata, ma non di quei colori limpidi che dovrebbero appartenere alle istituzioni.

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