Inviolata, per la Asl l’acqua potabile e dei pozzi artesiani è sicura

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Allo stato attuale nessun elemento di rischio per la salute pubblica è emerso dalle analisi della Asl RmG relativamente all’acqua potabile> è questo l’esito delle analisi che l’Asl RmG svolge periodicamente sui pozzi artesiani lungo il perimetro esterno del sito dell’Inviolata. Alla luce dei dati raccolti nessun pericolo si sarebbe evidenziato né per l’acqua utilizzata ad uso domestico, quella utilizzata per cucinare e lavarsi per intenderci, né per quella impiegata per annaffiare le colture. Lo ha detto in maniera chiara il dottor Fabio Arena, funzionario della Asl Rmg durante la conferenza dei servizi di ieri al fine di adottare provvedimenti da mettere in campo per la messa in sicurezza e bonifica della discarica dell’Inviolata. Procedura che ha avuto avvio su richiesta del sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis nel dicembre 2011 e che ha portato alla caratterizzazione del danno nell’intera area della discarica. Proprio l’assenza dell’Agenzia regionale, invece indispensabile per la validazione dello studio ai fini della messa in sicurezza del sito, ha determinato l’aggiornamento della seduta  al 18 febbraio. <Sono contento di una così vasta mobilitazione per sostenere il tema dell’ambiente e della salute pubblica nella nostra città – ha dichiarato il sindaco Rubeis a conclusione della conferenza e dopo avere appreso che in piazza c’era stata un’ampia adesione alla manifestazione – Mi auguro adesso che la stessa partecipazione ci sia in occasione della conferenza dei servizi del prossimo 7 febbraio in Regione. In quell’occasione si discuterà dell’apertura di un nuovo invaso da 500mila metri cubi, dubbiamente, a nostro giudizio, collegato all’impianto di Tmb, ed un abbancamento altri per 87mila metri cubi da sfruttare in altezza su invasi già autorizzati. Ulteriori volumetrie per le quali il comune di Guidonia Montecelio ha già comunque espresso parere negativo. Spero di avere il supporto dei cittadini, dei comitati e delle associazioni per dire un no definitivo a nuove proroghe e nuovi invasi.

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