“La sinistra va avanti sulle nomine nonostante i pesanti rilievi presentati, anche noi andremo avanti in Procura perché vogliamo difendere la trasparenza, il merito e anche le casse della Regione Lazio. L’arroganza del centrosinistra si blinda sulla Mastrobuono a Frosinone, grave inconferibilità che viene clamorosamente occultata, ma fortunatamente non si spinge oltre su Macchitella a Viterbo che salta, la sua inconferibilità è talmente palese che non poteva essere giustificata”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere della Regione Lazio e componente della commissione Salute, commentando la conclusione della commissione Salute che ha portato alla conferma degli incarichi indicati dal presidente Zingaretti. “Mentre venivano incredibilmente confermati i requisiti di D’Alba alla Asl Roma H si sorvolava sulle parentele sospette. Su Rieti ancora silenzio, nulla è stato detto sulla rinuncia di Polimeni. Le motivazioni apportate da D’Amato, responsabile della cabina di regia sulla sanità voluta da Zingaretti, sono strumentali e non si tengono in piedi né dal punto di vista giuridico né sotto il profilo regolamentare e politico. Tale atteggiamento esporrà la Regione a una figura grama ma soprattutto a una valanga di ricorsi e denunce. La sinistra blinda quindi quasi tutte le sue nomine, nonostante in sede di commissione abbiamo sollevato altri dubbi, condanne alla Corte dei Conti come ad esempio Ilde Coiro (nominata al San Giovanni Addolorata), intrecci politici come ad esempio Caporossi (nominato a Latina) ed ex assessore del Pd ad Ancona e sottolineato altri numerosi vizi dimenticati dalla presunzione della sinistra ”, prosegue Santori.
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