Guardia di Finanza a caccia di giocattoli, addobbi e cosmetici ‘taroccati’ che invadono il mercato in vista del Natale: si è appena concluso un vasto piano di controllo del territorio che i finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno attuato sui quadranti della Capitale ed i centri della provincia maggiormente interessati al fenomeno dell’abusivismo commerciale, con particolare riguardo alla fase dello stoccaggio e della distribuzione di articoli contraffatti e di prodotti non sicuri. Scopo dell’attività, ”concordata con il Prefetto Pecoraro, è stata la tutela degli operatori commerciali regolari dalla sleale ed illecita concorrenza dei professionisti del falso che, in violazione di ogni normativa ed in completa evasione fiscale, sgomitano violentemente per occupare ogni fetta di mercato”, spiegano gli investigatori.
Questo il bilancio dell’operazione: denunciate a piede libero quattordici persone – dieci cinesi, tre maghrebini ed un libico – esequestrati quattro milioni di prodotti contraffatti, non sicuri o commercializzati in violazione della normativa comunitaria, tra cui 56.000 giocattoli ‘Disney’ taroccati, 567.000 cosmetici nocivi per la salute pubblica, 4.700 anelli con falso marchio ‘Amen’ e 440.000 addobbi natalizi, ”più adatti ad incendiare che ad illuminare gli alberi di natale, in quanto .
Sono stati 120 i militari che hanno battuto a tappeto le aree storicamente strategiche della complessa filiera distributiva della merce contraffatta, ispezionando numerosi capannoni adibiti a siti di smistamento. All’operazione ha contribuito anche il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, che ha impiegato una squadra specializzata nella verifica della normativa antincendio sui luoghi di lavoro.
Dai riscontri effettuati, è emerso che, in uno dei capannoni ispezionati, gestito da cinesi, ”erano state attuate modifiche tali da vanificare la fruibilità sia dei percorsi di esodo che delle attrezzature antincendio, nonché apportato aumenti al quantitativo di materiale combustibile ed infiammabile consentito. Tale situazione aveva generato, quindi -si legge in una nota- condizioni di esercizio pregiudizievoli alla sicurezza del personale impiegatovi in mansioni lavorative e degli avventori”.
I responsabili sono stati, quindi, denunciati all’autorità giudiziaria, otre che per i reati connessi al commercio, anche per quelli inerenti alla sicurezza antincendio dei luoghi di lavoro e delle attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco. ”I dati ‘caldi’ acquisiti sul campo -spiegano le fiamme gialle- consentiranno, ora, di orientare le successive indagini sull’intera filiera distributiva, sino a risalire ai centri di produzione e importazione della merce ‘taroccata”’.
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