Per andare a scuola in bicicletta, l’unione fa la forza. Soprattutto nelle grandi città, dove il traffico automobilistico la fa da padrone rendendo complicato il tragitto a due ruote. E’ l’iniziativa “Bike to school” che, partita da Roma da un’idea di un’associazione di genitori di una scuola del quartiere Esquilino, si è già allargata ad altre città. Unica nel suo genere, ma solo in Italia, perché in altri Paesi europei, andare a scuola in bici è la norma, dall’Olanda alla Danimarca, dall’Inghilterra alla Francia. “L’iniziativa nasce con lo scopo di portare i bambini in bicicletta, anche nelle città in cui è difficile farlo da soli. L’idea è quindi quella di mettere insieme dei gruppi per fare un minimo di massa critica e affrontare insieme il traffico cittadino”, spiega all’Adnkronos Anna Becchi di Bike to School. La prima ‘massa critica’ di alunni-ciclisti si è mossa nella Capitale il 27 settembre scorso, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, “ma poi l’iniziativa si è strasformata in un appuntamento fisso, ogni ultimo venerdì del mese che abbiamo allargato ad altre scuole ed altre città”.
Venerdì 29 novembre, per esempio, sono 30 le scuole di Roma coinvolte in Bike to School, e altrettante a Bologna, Napoli e Milano, mentre anche anche Mestre e Caserta stanno aderendo”. Da parte di alunni e genitori “abbiamo avuto una risposta che non ci aspettavamo – racconta Anna Becchi – io, che sono una ciclista abituale e normalmente porto i miei bambini in bicicletta, prima non vedevo altre mamme fare la stessa cosa, ora invece registro un’adesione eccezionale”.
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