Elettrodotto del Sagittario, il Consiglio Regionale approva: niente riattivazione. La palla a Zingaretti e alla sua giunta

In Ambiente & Territorio, Primo Piano da Redazione

Condividi

Oggi pomeriggio, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, all’unanimità dei presenti, la mozione che impegna il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire affinché l’elettrodotto Sagittario, nella tratta Salone-Castel Madama non venga riattivato, a tutela della salute pubblica delle comunità interessate e ad istituire un tavolo con Rfi e Comune di Tivoli affinché: venga trovata una soluzione alternativa al passaggio dei cavi ad alta tensione in quartieri tanto densamente popolati (modifica del tracciato e/o interramento dei cavi) senza oneri per gli enti locali interessati.

Il Comitato tiburtino Contro l’elettrodotto ed il Circolo Legambiente di Tivoli accolgono con soddisfazione il pronunciamento del Consiglio regionale che testimonia ed accoglie il lavoro di tanti cittadini che da otto anni si battono civilmente contro una evidente assurdità.

Il Presidente del Circolo Legambiente Gianni Innocenti dichiara: accogliamo con soddisfazione l’approvazione della mozione il cui testo condividiamo.

Ringraziamo il Gruppo consiliare del PD che l’ha proposta ed il Consigliere Cristiana Avenali, ex direttore di Legambiente Lazio, dal 2005 impegnata sulla vicenda insieme a tutta la direzione regionale, che l’ha sottoscritta e sostenuta.

E’ un altro tassello che si aggiunge al nostro percorso, destinato a trovare una soluzione logica per il percorso dell’elettrodotto ma non abbassiamo la guardia. Sappiamo che a volte le mozioni restano pura testimonianza e passano nel dimenticatoio, quindi faremo del tutto perché questo non avvenga.

Vogliamo dire però che se gli organismi regionali di allora ed Rfi ci avessero dato ascolto, a quest’ora il problema sarebbe stato risolto a costi indubbiamente inferiori. Abbiamo proposto scelte tecniche precise e documentate, l’elettrodotto non serve perché c’è possibilità di prelevare energia in punti prossimi alla sottostazione elettrica di Castel Madama ma se proprio si vogliono spendere soldi il tracciato alternativo da noi proposto, lontano dalle abitazioni e in gran parte su terreno comunale, non costerebbe come preventivato da Rfi e Comune di Tivoli nel 2009. Con i soldi risparmiati si potrebbero sicuramente eliminare i vecchi tralicci arrugginiti.

Restiamo in attesa di essere convocati al tavolo di confronto per poter finalmente esprimere a voce le nostre proposte”.

Condividi