Sassano lascia le responsabilità di governo della Città ad un anno dalle elezioni. Ritirata strategica o fallimento politico?

In Politica, Primo Piano, Roma Est da Redazione

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In Transatlantico stamattina non si parlava d’altro. Il vertice nazionale del Pdl appreso delle dimissioni dell’assessore alla cultura di Guidonia Montecelio (della cosiddetta “componente Sassano”) si sarebbe riunito d’urgenza per valutare se garantire o meno la fiducia all’Esecutivo. A quanto pare però il “Decreto del fare”, in tarda mattinata, è stato approvato anche con i voti del Pdl!

Ma dalla fantapolitica passiamo ai fatti. Da una nota emessa ieri (23 luglio) dal neocostituito (nonché fantomatico) ufficio stampa Sassano si apprende delle dimissioni dell’assessore alla cultura e pubblica istruzione, espressione della componente che fa capo al presdelcons, che contestualmente ha “rappresentato (le stesse, nda) nella riunione di vertice nazionale del Pdl”, “una presa di distanze dal partito – continua il comunicato – che vede tra i fondatori costituenti il Presidente Sassano, ma intende rappresentare un contributo al chiarimento e una  dimostrazione di intenti che ci vedranno assumere posizioni nei futuri Consigli Comunali”. Diciamo subito che il richiamo ai Costituenti ci appare inappropriato, ma andiamo oltre. Diciamo anche che il dimissionario assessore alla cultura e pubblica istruzione Scattone, da dicembre scorso si è limitato ad inaugurare progetti che giungevano a compimento dopo 4 anni di lavoro di Andrea Di Palma. Diciamo inoltre che in appena 6 mesi la “questione rifiuti” della Città ha conosciuto un’accelerazione propositiva e realizzatrice inaspettata vista la complicata eredità lasciata, come enfatizzato anche da una nota del Sindaco Rubeis del 12 luglio scorso.

Quindi, se a livello nazionale il Pdl coabita nell’Esecutivo con il Partito Democratico e Scelta Civica, in uno sforzo quotidiano che tende alla non facile costante ricerca di punti di convergenza politica per portare a termine quelle importanti riforme istituzionali, economiche e sociali di cui il Paese ha una improcrastinabile necessità per uscire dalla crisi che lo attanaglia, a livello guidoniano la “componente Sassano” (Sassano, Massini, Tuzi) lascia le responsabilità di governo uscendo dalla Giunta ad un anno dalle elezioni amministrative, riservandosi di assumere posizioni (diverse, aggiungiamo noi) nei prossimi Consigli comunali. In termini tecnici come si traduce? Appoggio esterno, uscita dalla maggioranza, richiesta di rimpasto di Giunta…vedremo.

Sta di fatto che oggi, a seguito della scelta della “componente Sassano”, l’Amministrazione Rubeis, che guida una delle pochissime e ultime città del Lazio ancora nelle mani del Pdl, è più debole. Ma nell’ottica del presdelcons forse la “componente Sassano” ha riacquistato quella centralità politica da sempre rivendicata a tutti i livelli del Pdl.

Noi lo avevamo scritto e pubblicato in un articolo del 19 luglio scorso dall’emblematico e profetico titolo “Sassano e i giochini da Prima Repubblica” che terminava con un quesito: “sarebbe ancora una volta il presdelcons pronto a sacrificarsi per essere candidato a guidare la nuova Forza Italia di Guidonia Montecelio?”. Lo riproponiamo ancora oggi alla luce degli ultimi eventi.

 

scorza

 

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