Ingiusto e ingeneroso. Non usa giri di parole Fabrizio Santori, capogruppo de La Destra alla Regione Lazio per commentare quanto accaduto a Palombara, dove Marco Ortenzi è stato recentemente sollevato dall’incarico di segretario cittadino del partito. Una comunicazione a Ortenzi arrivata direttamente dal segretario della Federazione Provinciale Romana Roberto Buonasorte, il quale scrive all’ex segretario che “la carica che in passato ti ho conferito era squisitamente di natura fiduciaria, venendo meno questo elemento mi pare ovvio che debba cessare il rapporto”. Un ovvio che non riesce a individuare Santori. “Ortenzi ha svolto un ottimo lavoro in questi mesi – spiega il capogruppo – e sfuggono a tutti le reali motivazioni che hanno mosso la segreteria provinciale ad assumere questa decisione. La Destra di Palombara ha ottenuto sia nella tornata delle politiche, camera e senato, sia in quella delle regionali un risultato ben superiore rispetto a blasonate realtà limitrofe sostenute e aiutate dal partito”. Santori fa un quadro netto della situazione. Il punto di vista che ne emerge è piuttosto chiaro. Se si fa un discorso prettamente politico, pensando anche che questi incarichi sono gratuiti, “frutto dello spirito di militanza di ognuno di noi, soprattutto in un momento in cui si discute di unità della destra. Il punto è questo. E Marco ha aggregato persone, ha creato un contatto diretto con la cittadinanza e ha sostenuto le nostre idee e i nostri valori però viene allontanato. Perché? Forse perché non ha condiviso il progetto della Next An calato dall’alto e con i soliti noti?”. Una bordata diretta e senza troppi giri a chi ha preso la decisione di allontanare Ortenzi, sostituendolo con Giuseppe Gioia.
Decisione ingiusta, ingenerosa e senza un perché. Il tutto affermato da uno degli uomini chiave del partito di Storace. Il ruolo di capogruppo alla Regione Lazio lo dimostra. Decisione senza motivi perché “Marco Ortenzi fa parte della nuova classe dirigente che serve a destra, trasparente e moralmente retta, presente sul territorio, dinamica, capace e in grado di raggiungere i risultati. Poi ci lamentiamo perché a livello nazionale questa realtà non riesce ad imporsi: sarà un problema organizzativo? Di uomini che lo guidano? Di scelte dettate dal rancore?”. Ed ecco un nuovo attacco. “A noi sembra una purga stalinista dettata dal timore verso chi cresce attraverso il lavoro quotidiano a contatto con la cittadinanza. Noi, dal nostro canto, anche assieme a Marco Ortenzi e agli altri amici della Sabina romana, porteremo avanti una battaglia per sostenere i valori di una grande destra unita, con tutte le migliori energie, tra la gente anche senza incarichi di partito. Marco Ortenzi lo ha sempre fatto e continuerà a farlo, perché la nostra forza è la gente che ci sostiene e crede in una politica diversa”. Così chiude Santori. Ma l’impressione è che tiri aria di tempesta all’interno della Destra, e che di conseguenza questa storia vedrà altre puntate ricche di tensione.
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