Da domenica 7 luglio alle 21.45, per cinque settimane, il Coffee Pot Circus di Largo Passamonti a San Lorenzo, presenta una selezione dei migliori cortometraggi di giovani autori, scelti e premiati da CinemAvvenire, centro internazionale di cinema fondato da Gillo Pontecorvo nel 1992.Primo appuntamento con la commedia e piccole storie che fanno sorridere raccontando una realtà fatta di bisogni materiali sempre più difficili da affrontare e contro la quale rischiano d’infrangersi costantemente i nostri sogni come in L’arte del fai da te di Alessandro Tamburini, in cui un giovane filmaker di provincia è alle prese con i propri sogni di grandezza e la necessità di provvedere al proprio sostentamento. In Dreaming Apecar di Dario Samuele Leone, invece, si racconta di una donna italiana di mezza età, costretta a fare da badante a un anziano romeno, che nasconde alcuni segreti.
Il 14 luglio si passa in rassegna il genere drammatico con Sa Promissa di Ilaria Godani e Giuliano Oppes, vincitori del premio come Miglior Film del Concorso Internazionale Cortometraggi 2010 di CinemAvvenire, con la storia di una bambino di otto anni che vive un’infanzia spensierata fino a quando non scopre il retaggio di odio e rancore che incombe sulla propria famiglia. Ed è ancora la famiglia al centro del dramma e delle tragiche conseguenze di un’eredità di quattro fratelli, ambientato in una Sardegna spoglia e arida che Carmen Giardina racconta in Fratelli Minori che aprirà la serata del 21 luglio interamente dedicata al genere storico, a cui appartiene anche il curioso Dens Sapientiae di André Guidot, la narrazione di un curioso rituale medievale, che coinvolge tutti i membri di una famiglia, compreso il cavallo. Domenica 28 luglio la serata si tinge di rosso con il genere thriller/horror, durante il quale non mancheranno zombie e vampiri come in Dead Blood di Pietro Tamaro, in cui una ragazza incinta e il suo compagno rimangono invischiati nella lotta senza esclusione di colpi fra una dinastia di vampiri e un’orda famelica di morti viventi. O anche l’immancabile racconto apocalittico come in Horizonte di Aitor Uribarri, dove una madre e una figlia, in una Terra in cui non è rimasto più nulla di umano, devono sfuggire a un virus che trasforma gli uomini in creature infernali. Infine il 4 agosto chiusura della rassegna con i documentari,opereche spesso offrono uno sguardo inedito sui luoghi ed uomini emarginati nelle nostre città.
Video Festival Anthology
Coffee Park Circus
Parchetto di Largo Passamonti, Roma
Le proiezioni sono a ingresso gratuito
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