L’obiettivo del progetto è la promozione e la valorizzazione dei siti risorgimentali laziali come Mentana, teatro, il 3 novembre del 1867 di una battaglia a conclusione della Campagna risorgimentale per la liberazione di Roma. Sui luoghi della battaglia, sin dal 1905 opera il Museo Nazionale della Campagna Garibaldina dell’Agro Romano per la liberazione di Roma, che insieme all’attigua Ara Ossario custodisce cimeli unici (armi, divise, documenti e foto originali). Rinnovare e diffondere nelle nuove generazioni, attraverso una visita guidata al museo prevista per venerdì 15 marzo degli alunni delle scuole medie dei comuni limitrofi, la memoria del Risorgimento e dei personaggi che, attraverso le loro idee e le loro azioni hanno contribuito alla costruzione della nostra identità nazionale. Al termine della visita i ragazzi potranno assistere allo spettacolo “Garibaldi, un uomo innamorato” interpretato da Giuseppe Abramo. Domenica 17 dalle ore 10 il museo ospiterà il convegno “Il Risorgimento a Mentana, storia di una battaglia” durante il quale, dopo il saluto del Vice Direttore del Museo, il professor Giancarlo Alù, interverrà Giuseppe Parlato – presidente della Fondazione Ugo Spirito – per parlare del mito di Garibaldi fra comunismo e fascismo. Seguiranno gli interventi di due giovani storici che racconteranno una storia interessante e particolare: Margherita Sulas ci racconterà come Garibaldi in Sardegna sia diventato da simbolo dell’italianità, da eroe cosmopolita a mito per l’Autonomia Sarda; Lorenzo Salimbeni invece ci farà scoprire come durante le guerre d’indipendenza Garibaldi ed i suoi pensarono di sbarcare in Dalmazia per aiutare gli insorti ungheresi. Il moderatore – Emanuele Merlino – non solo introdurrà i vari interventi e racconterà episodi poco noti ma, anche, leggerà alcuni brani di uno spettacolo – “Garibaldi innamorato” – Giuseppe Garibaldi. Eroe sicuramente. Uomo ancor di più. A seguire, lo spettacolo di teatro-narrazione “Una voce dal risorgimento” di e con Emanuele Merlino, tratto dallo spettacolo “L’Unità d’Italia – Ricordo vivo di 150 anni fa”, accompagnato da immagini e musiche. Questo spettacolo racconta un aspetto sconosciuto di uno dei maggiori protagonisti del Risorgimento: Giuseppe Mazzini ed il suo rapporto con la musica e le parole pronunciate da lui stesso, attraverso fatti noti ed altri poco conosciuti o, comunque, drammatizzati. Ne uscirà una figura diversa. Più umana forse, sicuramente interessante e vera. Non solo narrazione, anche musica; la manifestazione si concluderà infatti sulle note dei tre più grandi maestri del Risorgimento, Bellini, Rossini, Verdi, suonate dal vivo dal trio Olympia Ars Chamber Orchestra dell’Associazione “Nova Amadeus Due”.
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