Doveva essere la partita del rilancio, dopo le ultime altalenanti prestazioni. E’ finita con una brutta sconfitta per la Fortitudo Guidonia, complice un arbitraggio discutibile – eufemismo – e soprattutto una squadra avversaria, il Futbol Club, che, nonostante la formazione rimaneggiata e piuttosto giovane, è riuscita a contenere i – confusi – attacchi della squadra di Guidonia, risultando sempre pungente in avanti.
La partita. Sole quasi estivo al Morgana di Guidonia, e Fortitudo che, vista anche l’età media degli avversari – a 10 punti di distanza in classifica – sembra poter far un sol boccone della squadra romana. Dopo l’iniziale vantaggio della squadra di casa, la partita sembra mettersi già in discesa. Non è andata in questo modo: gli ospiti ribaltano il risultato con eccessiva facilità. La partita è un susseguirsi di emozioni. Il Futbol Club chiude in vantaggio il primo tempo. Alla ripresa ci si aspetta una Fortitudo pronta a riagguantare la partita, invece gli ospiti reggono bene l’urto, andando a segno altre volte e chiudendo la gara a 7 reti, contro le 4 dei ragazzi di mister Buono. Arbitraggio discutibile, dicevamo sopra. Manca un rigore solare per la Fortitudo – sul ribaltamento di fronte gli ospiti sono andati in rete – e soprattutto è mancata una corretta gestione della gara e delle sue fasi. Molti i falli di mano non fischiati alla squadra di casa, molti i “colloqui” tra i giocatori, sia in campo che in panchina, e il direttore di gara. Un eccessivo protagonismo che non ha giovato ai nervi della Fortitudo. Che molto ha da correggere. Un gioco spesso troppo prevedibile, troppo basato sull’estro dei singoli, e una forza d’urto che svanisce alla minima difficoltà. Per non buttare la stagione – l’obiettivo, giova ricordarlo, non era la promozione – serve ritrovare umiltà, spirito di sacrificio e serenità. L’immagine del mister, solo sulla panchina a fine partita è emblematica. E racconta di una crisi dalla quale uscire in fretta.
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