“Il crescente numero di disoccupati ha raggiunto livelli di guardia che impongono immediati correttivi – dichiara Elisabetta Parise, Responsabile di Formiche Giovani -. Da luglio del 2012 si sono persi altri 320.000 posti di lavoro. E dietro ognuno di questi lavoratori ci sono delle famiglie, spesso, che restano senza un reddito. Che hanno difficoltà ad andare avanti. E se pensiamo che gli opinion leader prospettano un 2013 che porterà ulteriore recessione possiamo dire, senza volere per questo esagerare, che il futuro sociale ed economico del Paese è davvero preoccupante. I bilanci familiari sono sempre di più ridotti al lumicino, i giovani restano ai margini delle realtà produttive e i lavoratori che perdono l’impiego fanno fatica a trovarne un altro. Il lavoro è una priorità ma, da quello che si sente e vede, sembra un tema di poco appeal per le forze politiche. Dal 2007 a oggi la disoccupazione è raddoppiata. Si registra un allarmante continuo ricorso alla Cassa integrazione. Il sistema degli ammortizzatori sociali ancora tiene, ma ci si chiede fino a quando. In più, ci si confronta con una spirale perversa caratterizzata da occupazioni precarie e con bassi salari. Confidiamo – conclude la Parise – che i partiti si facciano finalmente carico di questa emergenza ed elaborino progetti e riforme per creare ricchezza e occupazione”.
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