“La democrazia o è diretta o non è! Sono falliti tutti i tentativi di creare governance di secondo livello, cioè consigli e presidenti eletti da altri eletti. Il guazzabuglio prodotto nel luglio scorso dal governo Monti sull'area metropolitana mette a serio rischio l'autonomia dei comuni della provincia romana, ma soprattutto la governabilità del territorio”. E’ quanto afferma il coordinatore provinciale di Roma del Pdl, Francesco Lollobrigida.
“Con la giusta intenzione di risparmiare – prosegue Lollobrigida – si rischia seriamente di cancellare una istituzione forse poco utile, come la provincia, per sostituirla con una certamente inutile, l'area metropolitana. Il decreto Monti impedisce di fatto il suffragio universale per l'area romana, in palese contrasto con l’art. 114 della Costituzione, mentre lo prevede solo nelle aree metropolitane il cui capoluogo sia divisibile, ma Roma capitale non lo è”.
“Un organismo di secondo livello con un consiglio pletorico – continua – non potrebbe avere nessun significato operativo reale e quindi non gli si potrebbero concedere veri poteri e competenze. L'ipotesi che il sindaco di Roma governi senza essere votato dai cittadini è evidentemente l'antitesi dei più banali principi democratici. Non resta che chiedere al Governo l'immediata modifica correttiva del decreto. Va comunque escluso ogni tentativo di mediazione a ribasso tentando di rincorrere la demagogia e il populismo anche nell'organizzazione del sistema”.
“Zingaretti e Alemanno – conclude il coordinatore – dopo aver ascoltato le posizioni dei sindaci della provincia di Roma, possono e debbono prioritariamente immaginare un percorso che parta dalla revisione del decreto da parte del Governo”.
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