Prosegue il processo di recupero del Complesso San Michele di Montecelio avviato da qualche anno dall’Assessorato alla Cultura di Guidonia. Dopo il trasferimento della biblioteca comunale, dopo il trasferimento del famoso gruppo scultoreo della Triade capitolina dal Museo nazionale di Palestrina alla mostra “Archeologi tra ‘800 e ‘900” che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 5 novembre e che ha registrato una notevole affluenza di visitatori, dopo il riconoscimento da parte del Ministero dei Beni Culturali del primo Museo civico archeologico nazionale intitolato al noto archeologo Rodolfo Lanciani, questa settimana – in occasione dei Festeggiamenti di San Michele Arcangelo – è stato compiuto un ulteriore passo verso la valorizzazione del complesso San Michele con il trasferimento dell’olio su tela di San Michele Arcangelo dalla Chiesa San Giovanni Evangelista di Montecelio alla Chiesa San Michele. L’opera (4 x 2 m.) attribuita a padre Giovanni Battista da Roma, eseguita nel 1740, rappresenta una copia fedele del più noto dipinto di Guido Reni, presente nella Chiesa romana di S. Maria della Concezione ai Cappuccini.
“Un lavoro in sinergia – spiega Andrea Di Palma – che abbiamo portato avanti e concluso insieme a padre Antonio Rencricca, all’architetto Franco De Luca e al Comitato Festeggiamenti per l’anno 2012, la Classe 1960: l’obiettivo è far ammirare in tempi brevi all’intera comunità e ai visitatori una chiesa finalmente del tutto restaurata, arricchita da un gioiello come questo dipinto”.
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