Roma, percepivano pensioni di persone morte: truffa da 1,6 milioni all’Inpdap

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Un’ingente truffa perpetrata ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell’Amministrazione Pubblica (INPDAP) è stata smascherata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, al termine di complesse indagini sulla percezione di pensioni di cui erano titolari soggetti deceduti, 
Numerose sono state le posizioni passate al setaccio dai militari del I Gruppo Roma che, dopo essersi soffermati su alcune situazioni anomale, hanno scoperto diversi casi di decessi non comunicati all’ente previdenziale dai parenti dei defunti, che hanno continuato a percepire il trattamento a carico dell’I.N.P.D.A.P.. Vi era chi, presentatosi allo sportello, ritirava in contanti la pensione con la delega del titolare nel frattempo deceduto ed altri, invece, ricevevano comodamente il vitalizio, con l’accredito su un conto corrente cointestato con l’avente diritto al trattamento previdenziale, di cui avevano omesso di comunicare il decesso.
Interessante la storia di una coppia di coniugi trasferitasi in Brasile, deceduti da diverso tempo, i cui parenti, oltre ad avere ereditato da essi un cospicuo patrimonio, hanno omesso la comunicazione del loro decesso percependo trattamenti per circa mezzo milione di euro. 
Al termine delle indagini, avviate su input del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, sono stati denunciati a piede libero quindici soggetti all’Autorità Giudiziaria di Roma, che ha disposto, nel frattempo, il sequestro preventivo di beni immobili, mobili e denaro nella disponibilità degli indagati, per un controvalore di circa 1,6 milioni di euro, in relazione all’importo delle somme indebitamente percepite.

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