Guidonia. Dal Comune solidarietà – e una raccolta fondi – per L.S., donna affetta da Sensibilità Chimica Multipla

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Spazio al Sociale da Riccardo Sgroi Commenti

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Televisione, giornali, radio, persino amici e parenti: la crisi è da tempo sulla bocca di tutti.

Allora passiamo le nostre giornate a preoccuparci di paroloni presi dal glossario dell'economista, ormai incapaci di capire se si tratti di termini inglesi, tedeschi o di neologismi italianizzati. Ma ci sono dei casi, rari, non rarissimi, in cui queste difficoltà, se pur legittime, passano in secondo piano, lasciando in risalto aspetti di cui troppo spesso, travolti dal frenetico tran tran quotidiano, ci dimentichiamo: stiamo parlando dei problemi di salute. Per di più quando i fili di questi problemi si aggrovigliano, insieme a quelli economici, diventa quasi impossibile trovare il bandolo della matassa, specie se ad affrontarli si è da soli. L.S., una concittadina di Colleverde affetta da Sensibilità Chimica Multipla, dopo aver dato fondo a tutte le risorse economiche sue e dei suoi cari, non ha potuto fare a meno di cercare aiuto, rivolgendosi anche alle istituzioni. Purtroppo non sempre chi avrebbe voluto aiutarla, ne aveva poi la possibilità effettiva così le condizioni di questa sfortunata persona sono gradualmente peggiorate costringendola a vivere in condizioni di estrema difficoltà.

Ma procediamo con ordine.

La Sensibilità Chimica Multipla, nota con l'acronimo inglese MCS, è una sindrome immuno-tossica infiammatoria cronica che in pratica rende intolleranti a qualsiasi tipo di agente chimico con cui ogni giorno entriamo a contatto: considerando che persino l'aria che respiriamo è influenzata da queste particelle, la vita di queste persone diventa estremamente difficile. Ci sono quattro stadi di manifestazione che caratterizzano la MCS e che vanno dalla tolleranza fino al deterioramento irreversibile, producendo danni all'intero organismo.

Le condizioni di L.S. sono ad oggi talmente complicate che il suo appello, dopo esser giunto a differenti uffici, ha colpito la senibilità di alcuni assessori, mettendo in moto un meccanismo insolitamente repentino. Purtroppo di questa malattia non si sa ancora molto, tanto che in Italia (a differenza di Canada, Germania e Stati Uniti dove uno studio Heuser del 1998 ha individuato tra 1,5% e il 3% la percentuale di popolazione che ne soffre) le istituzioni sanitarie ne hanno preso da poco coscienza, non riuscendo però, a creare né le strutture, né tantomeno l'assistenza di cui questi avrebbero bisogno. Dal toccante racconto di questa persona emergono l'impossibilità di uscire di casa, costringendola a vivere nell'unica stanza in grado isolarla il più possibile dal mondo esterno; senza lavoro e vita sociale, gli unici contatti che le sono rimasti sono i suoi familiari più stretti e un infermiere peraltro costretto per presidio medico a lavarsi con un sapone specifico e vestirsi con indumenti forniti direttamente da L.S. Struggente la chiosa “…ci si ricorda di essere ancora vivi solo perchè la sofferenza è tale da ricordarcelo ogni istante.” con cui in pratica chiude il suo appello tanto disperato quanto dignitoso. Il Comune di Guidonia ha dunque cercato di sensibilizzare la comunità e i maggiori imprenditori presenti sul territorio, per consentire a L.S. di trasferirsi in un ambiente che sia meno nocivo  per la sua condizione: oltre all'apertura di un conto corrente (cc: 105553969 indirizzato al Servizio Tesoreria Area 5 Politiche Sociali e Sanità con causale Fondo Solidarietà L.S.) questo martedì 17 luglio è stato organizzato un'incontro per una Raccolta Fondi che si terrà nella Sala Giunta a partire dalle ore 10:00.

Quando la solidarietà diventa un obiettivo “Comune” ogni piccolo aiuto si trasforma in un unico gesto, in grado di riaccendere un barlume di speranza.

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